Case vulnerabili: via alle richieste di sopralluoghi, ma basteranno i fondi?

Il Comune di Pozzuoli ha ufficializzato che da oggi è possibile fare richiesta di sopralluoghi agli edifici privati per verificare la loro vulnerabilità agli eventi sismici.

L’AVVISO UFFICIALE Terminata la prima ricognizione areale della vulnerabilità sugli edifici privati nei comuni di Bacoli, Napoli e Pozzuoli, nella zona maggiormente interessata dal fenomeno bradisismico, come previsto dal decreto-legge 140/2023 e, quindi, dal Piano straordinario di analisi della vulnerabilità, la Legge di bilancio 2025 ha stanziato specifiche risorse per avviare la riduzione della vulnerabilità sismica degli edifici privati residenziali della zona di intervento.

I cittadini possono richiedere un sopralluogo di approfondimento conoscitivo che consentirà una classificazione dell’edificio in fasce di vulnerabilità sismica basata su procedure semplificate. Solo successivamente i cittadini potranno presentare la domanda di contributo finalizzato alla riduzione della vulnerabilità sismica.

Il sopralluogo è gratuito e avverrà solo su richiesta. Esso sarà condotto da una squadra di tecnici, muniti di elementi identificativi, che esamineranno l’intero edificio. Il sopralluogo non è finalizzato alla verifica della conformità edilizia e consisterà in una ispezione visiva sia dall’esterno che dall’interno dell’edificio. I tecnici dovranno, quindi, entrare nelle singole unità immobiliari.

Per richiedere il sopralluogo su un edificio è possibile presentare un’istanza al Comune dal 5 marzo al 31 agosto 2025, autonomamente attraverso la piattaforma informatica accessibile tramite SPID o CIE al link istanze.protezionecivile.gov.it o con il supporto degli Uffici Comunali.

E’ possibile, inoltre, rivolgersi a questi caf che hanno aderito all’appello del Comune: CAF UCI, via Celle 5 (Ambito Annunziata – Artiaco); CGIL, via Mazzini 35 (Ambito Pozzuoli centro); CAF CAS FLEGREO P.S., via Gino Severini 11 (Ambito Monterusciello), via Cicerone 65-67 (Ambito Toiano-Arcofelice), via De Curtis (presso c.o. Sunia – Ambito Monterusciello); CAF TFDC, via Domitiana 90; CAF WELCOME, via Roma 38 (Ambito Pozzuoli centro).

QUALCHE OSSERVAZIONE – Si tratta, dunque, della seconda fase di verifica prevista dal decreto del 14 ottobre 2023, dopo quella definita “speditiva”, cioè veloce e fatta dall’esterno, sulla tenuta dell’edificato privato della zona bradisismica dove risiedono circa 84 mila persone (mezza Pozzuoli, Il Centro storico di Bacoli e il quartiere di Baia, le aree di Bagnoli e Agnano nel napoletano) di fronte ai rischi di eventi bradisismici. Questa prima analisi ha ritenuto che il 10 % degli edifici esaminati, dunque circa 1000, sono da considerarsi “ad alta vulnerabilità”, mentre un altro 35% è da collocarsi in una fascia di rischio media o alta. Oggi si apprende che tale verifica è solo statistica e ad essa non è seguita una comunicazione ufficiale a chi vive in queste case. Anche il successivo controllo avviene solo su richiesta. Non vi è certezza che sarà a tappeto. E non è chiaro come un inquilino che vive in tali abitazioni possa far valere le proprie esigenze di sicurezza di fronte ad una ipotetica inerzia, tutt’altro da escludere, del proprietario del singolo immobile non interessato al momento alla certificazione di vulnerabilità.

Infine, si pone il problema delle risorse. Sono disponibili, in base a quanto previsto dalla legge di bilancio 2024, solo 100 milioni di euro diluiti in 5 anni, con un contributo alle spese di ristrutturazione antisismica limitato al 50 % del totale. E’ davvero difficile pensare che tale strumento sia sufficiente per raggiungere l’obiettivo strategico di rendere un intero territorio “resiliente”, interesse generale di tutta la comunità flegrea. Il rischio, assai concreto, è quello che alla dichiarazione di vulnerabilità non seguano poi gli strumenti concreti per recuperare gli edifici. Con un intervento dello Stato che resta residuale rispetto a quello dei privati (vecchi o nuovi) che ne avranno effettivo interesse e possibilità.

Scritto da Redazione