POZZUOLI / La Regione stravolge i piani sul porto, la città difende la sua prospettiva di sviluppo

_MG_1060FOTO DI PAOLO VISONE

Pozzuoli è chiamata a reagire, ancora una volta, ad una scelta calata dall’alto e contraria agli interessi del territorio. Il nuovo “Regolamento delle attività e degli usi nel Porto di Pozzuoli”, realizzato dalla Giunta Regionale della Campania, entra a gamba tesa sulla destinazione d’uso di tutta l’area portuale.

Il ridisegno del porto è fortemente voluto dall’assessore regionale ai trasporti Sergio Vetrella ed è in fase di approvazione. Si tratta di un piano completamente decontestualizzato dalla realtà urbana di Pozzuoli e in totale contraddizione con tutti i precedenti atti amministrativi di Comune e Regione (Prg, PtP dei Campi Flegrei, Accordi di Programma e delibere comunali).

Tutti gli interventi e gli sforzi più recenti puntano infatti su una funzione turistica, in equilibrio con i servizi legati ai traghetti e con le attività tradizionali come la pesca, con spazi ben definiti e allocazioni finalizzate a decongestionare il traffico urbano. La sfida già non è semplice e non mancano incognite, ma con il nuovo regolamento della Regione tale programmazione verrebbe improvvisamente stravolta per essere sostituita da una confusa precarizzazione delle funzioni.

I DETTAGLI – Ecco qualche esempio: yacht nel “valione”, in contrasto con la fruizione pubblica che è alla base dei nuovi investimenti del progetto Europa PIU; Molo caligoliano occupato dalla flotta di pescherecci provenienti anche da Torre del Greco, con buona pace delle aspettative create in città dal possibile afflusso di turisti da crociera; traghetti commerciali e di collegamento con le isole ancor più inseriti nel cuore del Centro urbano, con relativa inutilità del tunnel-bretella che partirà da Via Campana e danno alla circolazione e alla vivibilità dei cittadini; barche da diporto estese verso il litorale, con la collocazione di “campi boa” in aree più vicine alla città sommersa e in contrasto alle esigenze paesaggistiche; aree retrostanti il mercato ittico, oggi adibite a parcheggio gratuito, utilizzate per servizi a terra per la esclusiva funzione diportisitica. E poi, ancora: costruzioni precarie distribuite lungo tutto l’ambito portuale, come baracche, container e tettoie, conseguenti ad attività del tutto incompatibili con la necessaria riqualificazione e che rappresenterebbero detrattori ambientali e paesaggistici.

Questo è ciò che vuole la Regione. Niente di tutto questo serve alla città. Questa idea di “giocare a monopoli”, spostando a proprio piacimento pezzi della città senza alcun criterio di funzionalità, ignora e pregiudica i progetti di riconversione della città verso l’ospitalità e l’accoglienza, mortifica memoria e tradizioni e danneggia in particolar modo un settore in difficoltà come la piccola pesca locale. Una mossa che può spiegarsi solo in chiave pre-elettorale. A circa 60 giorni dalle elezioni regionali, la Giunta Caldoro, pur essendo a fine mandato, evidentemente non rinuncia a spendersi la carta delle nuove concessioni di specchi d’acqua, oppure crede di imporre sui cittadini i risultati di accordi costruiti a tavolino.

LE REAZIONI – E’ notizia delle ultime ore che la Giunta comunale di Pozzuoli nella seduta di mercoledì pomeriggio (4 marzo) ha espresso “un giudizio complessivamente negativo” sulla proposta di Nuovo Regolamento, ha formulato le proprie controdeduzioni in 12 punti per evidenziarne la scarsa funzionalità agli interessi delle attività locali e ha rivolto “invito e raccomandazione alla Regione Campania affinchè provveda a rivedere le scelte operate (…) in coerenza con gli atti di pianificazione e programmazione già definiti”. Nella stessa giornata di mercoledì la conferenza dei capigruppo ha deciso, inoltre, di convocare venerdì (n.d.r. domani) un consiglio comunale straordinario. Con questi atti il Sindaco Figliolia, che nei mesi scorsi aveva già più volte lanciato l’allarme sulle scelte dell’assessore Vetrella in materia di porto, vuole rafforzare la posizione istituzionale di contrarietà al piano regionale, da esprimere nella sede della Conferenza dei Servizi.

I tempi tecnici per approvare questo nuovo regolamento, prima della fine del mandato della giunta Caldoro, ci sono; ma è sempre più evidente ormai che la battaglia per una maggiore autonomia degli Enti locali nella gestione dei propri territori andrà trasferita sul piano politico e condivisa tra i cittadini, anche negli anni a seguire. In gioco è la programmazione e l’idea stessa di città flegrea.

Scritto da Dario Chiocca


Classe '78, è tra i fondatori de L'Iniziativa, di cui è presidente. Puteolano, è cresciuto nel quartiere di Monterusciello, dove risiede. Laureato in Giurisprudenza, impegnato da sempre sulle questioni sociali, anche nei movimenti studenteschi e nelle organizzazioni sindacali, dal 2010 è avvocato presso il Foro di Napoli e svolge la sua attività professionale nel campo nel diritto civile e del lavoro. In ambito di normativa del lavoro, si occupa inoltre di formazione.