Il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia è indagato dalla Procura di Napoli nell’ambito di una inchiesta della Guardia di Finanza, che riguarda le gare d’appalto per l’aggiudicazione della concessione del Rione Terra, del parcheggio Multipiano di Via Napoli e della riqualificazione ambientale dell’ex “Cava Regia”. Secondo fonti dell’Ansa, insieme con il primo cittadino, a cui gli investigatori contestano i reati di turbativa d’asta e corruzione, risultano indagati anche altri soggetti. Per gli inquirenti (i sostituti procuratori Capuano e Sica) avrebbe ricevuto denaro e la promessa di posti di lavoro per favorire la società vincitrice dell’appalto. Nel bando è stata comunque prevista l’assunzione di lavoratori residenti a Pozzuoli.
“Mi ha assicurato che le operazioni sono state condotte in assoluta regolarità”, fa sapere l’avvocato Luigi De Vita, legale del primo cittadino dalla città flegrea. “Il progetto di recupero del rione Terra rappresenta il fiore all’occhiello di dieci anni di amministrazione. Il piano economico dell’azienda prima classificata è stato fatto verificare e mi auguro che presto si possa dimostrare la correttezza dell’azione amministrativa. Non escludiamo – conclude il legale – il ricordo al tribunale del Riesame”.
Con una nota il sindaco Figliolia ha aggiunto ulteriori dettagli e argomentazioni a sua difesa: “Nella mattinata di oggi è stata data esecuzione ad un decreto di perquisizione e sequestro disposto dalla Procura della Repubblica di Napoli in relazione ad ipotesi di illecito che, secondo quanto contestato, sarebbero state poste in essere nell’ambito della procedura di gara per l’aggiudicazione della concessione di “valorizzazione del bene dell’Antica Rocca denominata Rione Terra” e della realizzazione del parcheggio multipiano e di riqualificazione ambientale dell’ex “Cava Regia”. Tale atto di acquisizione probatoria è evidentemente finalizzato all’accertamento dei fatti addebitati, la cui effettiva sussistenza sarà verificata con il consueto scrupolo dall’Autorità Giudiziaria che procede. Ciò posto, tenuto conto delle imminenti elezioni amministrative, mi auguro non solo una tempestiva definizione delle indagini in modo da consentire di dimostrare l’assoluta regolarità dell’operato del sottoscritto e dell’Amministrazione comunale ma, soprattutto, che tale vicenda giudiziaria, manifestatasi all’epilogo della mia decennale esperienza da sindaco, non possa inficiare l’eccellente lavoro fatto da tutti i miei collaboratori per rendere la città di Pozzuoli quella che è diventata oggi, ovvero, una straordinaria realtà turistica, residenziale ed imprenditoriale“.
In uno Stato di diritto, si è innocenti fino a prova contraria. E sarà quindi la Magistratura a dover fare chiarezza sui fatti e sulle eventuali responsabilità, nell’interesse sia delle persone coinvolte, sia dei cittadini. Per la comunità, in ogni caso, è un colpo durissimo, per le inevitabili ripercussioni che i fatti di oggi avranno sulle sorti del Rione Terra. Qualsiasi confronto o diversità di vedute sulle prospettive di valorizzazione e messa a reddito di quel patrimonio immobiliare, lascerà il posto, molto probabilmente, ad un ulteriore periodo di stop e immobilismo.