Trasporto pubblico gratis per gli studenti in Campania: il 1 giugno è appena trascorso, ma il Consorzio Unico non sa come procedere

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FOTO DI PAOLO VISONE

Trasporti gratis per gli studenti”, è l’impegno preso dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel bilancio di previsione 2016; impegno che avrebbe dovuto trovare concreta attuazione a partire dall’appena trascorso 1 giugno. Secondo quanto annunciato dal comunicato ufficiale del 22 dicembre 2015, attraverso lo stanziamento di 15, 6 milioni di euro da parte della Regione Campania, a partire dal primo di questo mese buona parte degli studenti campani avrà gratuitamente accesso al trasporto pubblico per il tragitto residenza – università/scuola. I requisiti necessari per usufruire di tale beneficio derivano da criteri anagrafici ed economici: risultano idonei gli studenti fino ai ventisei anni con un reddito Isee (indicatore della situazione economica equivalente) del nucleo familiare inferiore a 35mila euro annui. Per ottenere l’abbonamento gratuito, costoro dovranno presentare presso gli sportelli del consorzio UnicoCampania il modello Isee, il certificato di residenza e quello di iscrizione a scuola o università.

Tuttavia, secondo le testimonianze di alcuni studenti recatisi il 1 giugno presso gli appositi uffici del Consorzio Unico Campania a piazza Matteotti, la situazione al momento permane in uno stato di stallo. Il personale del consorzio avrebbe infatti declinato le richieste degli studenti, ribattendo la mancata comunicazione da parte della Regione Campania delle informazioni necessarie per portare a termine le procedure e dare concretezza a quella che è indubbiamente una proposta valida, ma che non può certo stagnarsi allo stadio di potenzialità irrealizzata. Non ci sono notizie certe riguardo i tempi di finalizzazione, ma pare che tali procedure saranno ultimate a fine mese. La ricostruzione trova indiretta conferma nel post apparso il 23 maggio sulla pagina fb del Consorzio Unico Campania che recita testualmente: “In relazione alla notizia pubblicata sul sito della Regione Campania che prevede, per gli studenti fino a 26 anni di età, la possibilità di presentare domanda per andare a scuola gratis, si comunica che sono in corso di definizione le modalità di accesso alla agevolazione e che, comunque, la gratuità partirà con l’inizio del prossimo anno scolastico. Pertanto, appena ci saranno ulteriori aggiornamenti al riguardo, sarà nostra cura dar loro la massima visibilità, sia sulla pagina Facebook che sul sito del Consorzio.” Dopo questo niente altro. Nessuna comunicazione ufficiale, che ci auguriamo venga data al più presto. Ma parlando con gli studenti, sono emersi diversi aspetti interessanti relativi alla questione in analisi.

CONSIDERAZIONI SUL VALORE DI UN DIRITTO – Sgravare gli studenti dall’immane peso economico che costituiscono i trasporti, il materiale didattico, le tassazioni, gli affitti delle abitazioni per i fuori sede, sono da sempre tra i principali obiettivi di associazioni e sindacati studenteschi, medi e universitari, non solo al fine di ottenere un immediato beneficio economico, ma anche e soprattutto per fare strada ad un necessario ridimensionamento delle politiche pubbliche, in una prospettiva che sia concretamente tesa alla promozione della cultura e dell’istruzione come bene comune, anziché prerogativa effettiva di una parte della società. È dunque evidente l’importanza che assume la realizzazione di quella che è solo una delle battaglie combattute e di quelle ancora da combattere. Se da un lato lo Stato, in questo caso il governo regionale, ha il compito di individuare e dare seguito alle misure necessarie per il perseguimento del benessere collettivo, bisogna che la cittadinanza si attivi, vigili e partecipi alla tutela dei propri diritti e alla costruzione di una società più giusta.

A questo proposito, sottolineare che buona parte degli studenti non è a conoscenza dello sgravio del trasporto pubblico può offrire un ottimo spunto di riflessione per far comprendere la necessità di promuovere l’informazione, prima ancora che la partecipazione. Senza la prima, infatti, non può esserci la seconda. Ancora una volta, è dovere imprescindibile dell’Ente pubblico, dalla Regione alle scuole ed Università, promuovere in maniera efficiente le sue proposte ed iniziative, ma allo stesso tempo la parte attiva della popolazione non può essere manchevole di divulgare l’informazione e di spronare alla partecipazione concreta ed intelligente.

Scritto da Martina Brusco


Nata a Napoli nel 1996, residente a Pozzuoli. Studentessa di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale. Entra a far parte dell’associazione e testata giornalistica “L’Iniziativa – Voce Flegrea” nel 2014, con il desiderio di coniugare la passione per il giornalismo e la politica all'impegno sociale sul territorio.