POZZUOLI / Rione Terra, aperto il Museo Diocesano nell’area Vescovile – LE FOTO

cop

FOTO DI ANGELO GRECO

Il Museo Diocesano nell’area Vescovile al Rione Terra è stato aperto al pubblico da oggi, sabato 21 maggio. Sarà visitabile gratuitamente per i primi due fine settimana, dalle ore 9 alle 13  e dalle ore 18 alle 21. Successivamente, l’ingresso sarà a pagamento, come avviene normalmente in tutti i musei.

Il Museo Diocesano – si legge nel comunicato stampa ufficiale diffuso a cura della Diocesi – costituisce una forma particolarmente moderna di esposizione. Rappresenta il testimone autorevole della storia del popolo dei Campi Flegrei e vive della relazione con la comunità di cui è espressione. Il museo non vuole essere il luogo della conservazione di opere che hanno smesso di avere una funzione specifica nella vita quotidiana, né una raccolta di cimeli, né una galleria in cui sono raccolti oggetti di valore per suscitare l’ammirazione o la meraviglia dei visitatori. Rappresenta, invece, il luogo in cui la comunità cristiana di Pozzuoli custodisce la propria memoria.

Oltre ad alcune raccolte donate alla Chiesa, comprensive anche di reperti di epoca maya provenienti dalle Americhe, è interessante la ricostruzione storica della diffusione del Cristianesimo a Pozzuoli, con particolare riferimento a partire dal 500 ad oggi, quando più forte è stata l’influenza spagnola e cattolica.

L’apertura del museo diocesano è un altro piccolo passo, importante, verso la fruibilità e la caratterizzazione in senso culturale dell’offerta turistica del rione. Il museo sulla storia della cristianità a Pozzuoli si inserisce, infatti, in un patrimonio di memoria e testimonianza più ampio che comprende il percorso archeologico dell’antica città romana di Puteoli e il cd. Tempio di Augusto / Duomo. Non a caso, secondo indiscrezioni sarà possibile optare per la visita al solo Museo, al costo di 2 euro, o per quella arricchita dalla guida al Duomo, al costo di 5 euro, fermo restando l’ingresso pubblico al luogo di culto. Resta aperta, invece, la necessità di coordinare la possibilità di visitare l’attuale Duomo in chiave turistico-archeologica, in considerazione dell’unicità della struttura di epoca romana ivi esistente e dei notevoli finanziamenti pubblici utilizzati in passato per trovare un equilibrio tra la funzione religiosa e la conservazione del bene culturale.

Scritto da Redazione