POZZUOLI / Cantieri Europa Piu: seconda informativa antimafia, stop ai lavori della nuova aula consiliare al Rione Toiano

toianoNuova tegola per il programma PIU Europa a Pozzuoli. Si ferma anche l’unica opera già in cantiere, quella relativa alla nuova aula consiliare in via Tito Livio al Rione Toiano. Il Comune ha chiesto il recesso del contratto d’appalto dopo la notifica di un’informativa antimafia adottata dalla Prefettura di Napoli lo scorso 5 marzo. Destinataria della misura è una ditta con sede legale a San Cipriano d’Aversa, che si era aggiudicata l’opera al prezzo di 403.369,31 Euro, con un ribasso del 31,521% rispetto al prezzo base fissato.

Il provvedimento arriva a poche settimane da un’altra determina comunale con cui, per analoghi motivi, era stato revocato l’appalto alla ditta di Quarto che avrebbe dovuto procedere all’importante opera di riqualificazione di via Napoli. Sale, quindi, a due il bilancio dei progetti PIU Europa fermi a causa di sospetti interessi malavitosi, ma altri episodi di questo tipo recentemente hanno già interessato Pozzuoli con la vicenda degli alloggi popolari a Monterusciello o della piscina comunale di Lucrino. Il metodo adottato dall’amministrazione puteolana nell’aggiudicazione degli appalti si rivela ancora una volta fallimentare. Spesso dietro i prezzi stracciati proposti da talune ditte – secondo la Prefettura che adotta la l’informativa antimafia, che resta una misura preventiva e non di condanna – si può nascondere la mano della criminalità organizzata che prova a fare affari a scapito della qualità e della sicurezza del lavoro.

Al Comune di Pozzuoli ora non resta che cercare di mettere una toppa a questa situazione. Con la determina n.559 del 2014, pubblicata sul sito del Comune di Pozzuoli, il dirigente ha dichiarato nullo con effetto immediato il contratto, stipulato lo scorso 17 luglio. In attesa di possibili ricorsi, spetta ora al Responsabile del Procedimento, l’Ingegner Angelo Maione, la verifica dei lavori svolti in modo da poter rendere alla ditta le somme dovute. Alla cifra risultante andrà detratta una penale del 10% del valore del contratto, circa 40.000 Euro, che il Comune dovrebbe trattenere.

Tutto da stabilire, invece, il futuro dell’Aula Consiliare. I termini impongono di ultimare i lavori entro dicembre 2015. L’amministrazione ha, quindi, ancora oltre un anno e mezzo per trovare una soluzione. Al di là degli sviluppi procedurali e giudiziali circa la vicenda, resta l’ennesimo colpo inferto al bene comune e all’interesse generale. Si sa, ogni costruzione ha bisogno di forti fondamenta, allora la domanda sorge spontanea: è davvero questo il solido modello su cui erigere la Pozzuoli del futuro?

Scritto da Mirco Maestrini


Mirco Maestrini, nato nel 1987 e da sempre cittadino puteolano. Giornalista pubblicista, laureato in Scienze della Comunicazione, dal 2012 collaboro con la redazione de “L’Iniziativa - Voce Flegrea”.