Parco di Villa Ferretti, dichiarazioni del Sindaco Josi Della Ragione: “eventi pubblici durante l’estate, poi bando di idee per decidere la gestione”

13292906_10208268386501047_1374949227_nUn primo passo verso il recupero del bene confiscato alla camorra. Una vittoria per tutti coloro che in questi anni si sono battuti e si battono per la legalità nei Campi Flegrei. L’apertura del Parco di Villa Ferretti, bene confiscato alla camorra fin dal 2002, ha suscitato entusiasmi e soddisfazione. Ora già si discute di futuro. Ecco le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Josi Della Ragione alla nostra redazione, in occasione della serata di inaugurazione dello scorso sabato 21 maggio con lo spettacolo promosso con la collaborazione del Pozzuoli Jazz Festival.

“Dopo l’inaugurazione Villa Ferretti dovrà essere vissuta al 100 per cento dai cittadini, dal parco alla spiaggia – spiega il Primo cittadino – Il Comune vuole dare a tutti la possibilità di viverlo. Lanciamo un invito alle associazioni di teatro, di professionisti, cantanti e musicisti, a chiunque voglia godere e utilizzare questa struttura: lo può fare, riuscendo a coordinarsi con l’assessorato al Turismo e alla Cultura in modo da vivere un parco pubblico. Poi dopo l’estate faremo un bando pubblico di idee, affinché ci possano essere anche da parte dei cittadini degli input e dei suggerimenti su come gestire il bene. “Oggi”, in questa prima fase, parliamo del parco, “domani”, ovvero tra qualche mese, parleremo anche dalla struttura. E’ uno degli immobili più belli dei Campi Flegrei, tra i beni confiscati sicuramente più belli della Campania e del Sud Italia.”

RIAPPROPRIARSI DELL’AREA E SENTIRLA COME BENE COMUNE – Riuscire nei primi mesi a vivere quest’area come un bene pubblico è assolutamente necessario. Oggi tantissimi cittadini di Bacoli, nella stragrande maggioranza, e tantissimi cittadini dei Campi Flegrei non sanno neanche dove si trova. Eppure è un luogo abbastanza centrale, praticamente alle pendici del Castello aragonese di Baia. La parola d’ordine è viverlo, farlo conoscere, in modo da capire insieme cosa farne. Ovviamente vanno perseguite finalità culturali e sociali che si sposano con il progetto di risanamento, ma abbiamo necessità di dimostrare, partendo anche da Bacoli, che dai beni confiscati è possibile creare reddito, occupazione e lavoro. Altrimenti sarebbe una sconfitta per lo Stato. Oggi vince la legalità dello Stato, attraverso i Comuni, la Soprintendenza, l’Europa che ha investito tanti milioni di euro; domani dobbiamo essere in grado di gestirlo e lo gestiremo insieme a i cittadini.

Scritto da Martina Brusco


Nata a Napoli nel 1996, residente a Pozzuoli. Studentessa di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale. Entra a far parte dell’associazione e testata giornalistica “L’Iniziativa – Voce Flegrea” nel 2014, con il desiderio di coniugare la passione per il giornalismo e la politica all'impegno sociale sul territorio.