Nuove opere a Pozzuoli: il Consiglio approva, 7 consiglieri disertano l’aula

Nella giornata di ieri il Consiglio Comunale di Pozzuoli ha detto sì ad altri 2 progetti di modifica e potenziamento della viabilità costiera previsti dal Piano Intermodale per l’area flegrea secondo la legge 887/84. Gli atti sono stati approvati dall’assemblea cittadina e riguardano il tratto di via Fasano che va dallo sbocco del tunnel Tangenziale-Porto alla stazione della Cumana di Arco Felice, con interessamento dell’area compresa tra l’istituto Vittorio Emanuele e la scuola Pergolesi, e un piccolo tratto di via Domitiana ad Arco Felice, all’altezza dell’incrocio con via Adriano Olivetti.

Il sindaco Vincenzo Figliolia ha dichiarato che “oggi a Pozzuoli si fa la storia. La posizione strategica cambiata rispetto al passato, grazie alle grandi opere, la pone in una situazione di vantaggio e di crescita. Tutto ciò non è scontato, ma è il frutto di battaglie che io ed altri consiglieri di questa maggioranza abbiamo combattuto negli anni per rivendicare il ruolo del Consiglio comunale nell’attuazione delle opere commissariali, dal piano intermodale al completamento del Rione Terra. Affermando così per la prima volta l’autorevolezza del governo cittadino. Negli anni sono stati tanti gli scontri affinché l’assise comunale potesse discutere della ricaduta di importanti finanziamenti sulla città. Oggi abbiamo finalmente questa possibilità, grazie al senso di responsabilità dei consiglieri che non si sono sottratti al confronto. La Regione Campania ha scelto di puntare su Pozzuoli, per la sicurezza, per vicende collegate alla Protezione Civile, per lo sviluppo della nostra area. È il momento di illustrare questi progetti e far capire i benefici che ne deriveranno.

L’assessore Roberto Gerundo ha illustrato i caratteri essenziali dei due progetti. “Nel primo intervento – quello di Via Fasano – ci saranno due rotatorie, un parcheggio, una pedonalizzazione più estesa dell’area con la realizzazione di una pista ciclabile e una doppia carreggiata con due corsie per ogni senso di marcia. Inoltre, ci sarà un sottopasso stradale per superare i binari della stazione della Cumana di Arco Felice e un’area parcheggio tra gli istituti Vittorio Emanuele e Pergolesi. Come molti interventi di rigenerazione urbana, oltre che benefici sulla viabilità, ci saranno effetti positivi sull’economia locale”. Per quanto riguarda il tratto di via Domitiana, “è prevista la realizzazione di un tunnel stradale per evitare il nodo viario e l’ingolfamento che solitamente si crea in zona. L’intervento prevede la creazione di una grande rotatoria a cappello del tunnel interrato, la riqualificazione dei marciapiedi, pavimentazione stradale e arredo urbano.”

Ma ci sono state anche voci e prese di posizioni contrarie. Sette consiglieri su 24, di diversa collocazione consiliare (Antonio Caso, Domenico Critelli, Vincenzo Daniele, Lydia De Simone, Pasquale Giacobbe, Domenico Pennacchio, Raffaele Postiglione) hanno preferito disertare la seduta e hanno diffuso la seguente nota stampa congiunta: “Oggi in Consiglio Comunale si è tenuta una seduta farsa, mirata esclusivamente a ratificare scelte prese da altri in altre sedi. Dopo l’avallo all’opera da 54 Milioni di euro della settimana scorsa, altre tre opere importanti sono imposte al voto scontato di un Consiglio Comunale completamente svuotato da qualsiasi ruolo e possibilità di incidere. Pozzuoli ed i suoi cittadini meritano rispetto. Per questo, soggetti e forze politiche di diversa natura e cultura hanno deciso di comune accordo di non prendere parte a questa seduta. Non ci stiamo. Perché non accettiamo che il Consiglio Comunale di Pozzuoli venga ridotto ad un mero strumento di ratifica per scelte ed indirizzi presi altrove. Che ben vengano gli investimenti, soprattutto se rispondono ad esigenze di sicurezza per i cittadini, così come previsto dagli originali obiettivi, e sempre che le scelte da compiere siano frutto di un percorso democratico che non prescinda dal coinvolgimento della Città, dei suoi rappresentati e delle forze sociali e sindacali. Solo in questo modo è possibile garantire che a raccogliere la massima utilità di un intervento sia la comunità tutta. Lo stanziamento per un’opera pubblica deve mettere al centro, come unico obiettivo, l’interesse della città e dei suoi cittadini. Deve essere strumento di crescita sociale ed economica per la collettività tutta. Le azioni messe in campo sono invece operazioni che molto probabilmente porteranno alla creazione di isole imprenditoriali sottratte alla collettività, che sarà costretta a vivere nelle parti residuali di un territorio sempre più facile preda di interessi particolari. I dissidenti in consiglio concludono chiedendosi “Cui prodest?” A chi serve tutto ciò? Chi beneficerà di tutte le opere realizzate ed in corso di realizzazione? Sarà Bene Comune? Probabilmente no.

Queste opere, assieme a quella approvata la settimana scorsa per la realizzazione di un parcheggio di interscambio in via Artiaco e polo logistico di servizi nei pressi del tunnel di collegamento Tangenziale-Porto, potranno considerarsi funzionali solo con la creazione della darsena per i traghetti sempre in via Fasano, all’altezza dello sbocco del tunnel, e con lo spostamento del porto e la conseguente decongestione del Centro Storico, da valorizzare turisticamente. In un futuro, per ora non ben precisato.

Scritto da Redazione