Assemblea alla Protezione Civile di Monterusciello, niente risposte ai cittadini

I veri assenti dell’incontro pubblico di stasera alla sede della Protezione Civile di Monterusciello sulla crisi bradisismica, che tante aspettative ha creato nei numerosi cittadini accorsi e rimasti anche all’esterno, erano il Ministro Musumeci e il commissario straordinario Soccodato. Avrebbero dovuto e potuto rispondere, rispettivamente, sulle due questioni oggi essenziali: 1) le risorse in campo per la messa in sicurezza delle case, per ora del tutto insufficienti e limitate ai soli edifici sgomberati 2) i tempi reali di attuazione degli interventi previsti dai precedenti “decreti Campi Flegrei” su infrastrutture ed edifici pubblici come le scuole.

Invece c’era il Capo dipartimento Nazionale della Protezione Civile, che ha pensato di “affrontare” una comunità inevitabilmente così stanca e provata, che chiedeva “Cosa fate con una scossa di mg 5?” con la frase “Che significa cosa fate? Alla scossa di mg 5, crollano i palazzi e conto i morti. Funziona così”.

In un contesto così teso e dispersivo – trasformato anche per limiti di gestione da occasione di confronto e ascolto diretto in un momento di sfogo – ai Sindaci non resta che rispondere per quanto di loro competenza a questioni certo importanti, ma legate per lo più alla sola contingenza di queste ore.

Il direttore dell’Ingv Osservatorio Vesuviano Mauro Di Vito ha in ogni caso ribadito la posizione ufficiale dell’Istituto di ricerca e monitoraggio a proposito di rischio di eruzione, che è altra cosa rispetto all’intensificarsi delle scosse e che “non sta per avvenire”, aggiungendo che “al momento non ci sono segnali, in base al complesso dei parametri”. E’ bene sottolinearlo, considerate le tante esternazioni sui social e sui media da parte di ricercatori che intervengono a titolo personale e generano una tale ansia e confusione da far chiedere a qualcuno del pubblico che venga dichiarata l’allerta arancione, con l’evacuazione di pezzi di città verso destinazioni lontane e un futuro ignoto.

(La foto è di Enzo Buono)

Scritto da Redazione