“Dalla parte di Don Peppe Diana”, l’Istituto Virgilio di Pozzuoli ricorda le vittime di mafia

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FOTO DI PAOLO VISONE

“Il Virgilio è sempre in prima linea per la giustizia e per la legalità. Oggi siamo qui per affrontare la tematica della legalità nel rispetto e nel ricordo di Don Peppe Diana!” Con queste parole il dirigente scolastico dell’Istituto Virgilio di Pozzuoli, la professoressa Renata Scala, ha aperto l’evento culturale sulla legalità che si è svolto sabato 29 marzo alle ore 10 presso il cinema Sofia di via Rosini. L’iniziativa intitolata “Dalla parte di Don Peppe Diana” è stata promossa dall’istituto Virgilio a ridosso della Giornata della Memoria e dell’Impegno per le Vittime delle Mafie.
Questa giornata, a Pozzuoli, nasce da una serie di laboratori didattici svolti durante l’anno scolastico dai docenti Annigliato, Globo, e Buonfino che insieme agli studenti del liceo delle Scienze umane e Sociali hanno approfondito le tematiche della malavita, del femminicidio e della violenza di genere, delle Fosse Ardeatine e della democrazia partecipata. Durante l’evento sono stati presentati dei dossier multimediali in ricordo di don Peppe Diana, due monologhi teatrali sul femminicidio, un balletto sulle note della conzone “Donna” di Mia Martini e infine un video sulle Fosse Ardeatine. Il tutto realizzato e prodotto dagli studenti e dai docenti che hanno partecipato alle attività didattiche di laboratoro svolte durante l’anno scolastico.

Moltissimi gli studenti del virgilio e i genitori che si sono recati al Sofia per assisstere all’evento. In sala erano presenti anche ex studenti del virgilio che negli anni scorsi hanno preso parte agli stessi laboratori e alle iniziative realizzate dall’istituto. Una presenza importantissima che testimonia la qualità del lavoro svolto gratuitamente dai docenti del virgilio negli ultimi 10 anni. All’evento sono intervenuti inoltre numerose personalità: il senatore Pasquale Sollo; l’onorevole Valeria Valente; il Comitato Don Peppe Diana;  i rappresentanti dell’associazione Libera; l’associazione “in rosa” e la Fondazione Polis, coordinamento campano “Familiari vittime innocenti della criminalità organizzata”. Una serie di interventi ricchi di contenuti che non hanno potuto non far notare l’assenza delle istituzioni puteolane, neanche inviando un semplice messaggio di saluto come invece hanno fatto personalità politiche regionali.

Significativa e commovente è stata la testimonianza di Teresa Diana, figlia dell’imprenditore Mario Diana ucciso dalla camorra a Casapesenna il 26 Giugno 1985. “Ho perso mio padre che avevo venti anni e la sua perdita mi ha lasciato una ferita grandissima che non è mai guarita. Non una semplice ferita come quelle del corpo che poi si rimarginano e lasciano la cicatrice, ma una ferita dell’anima…” afferma Teresa, e continua “…Anni fa durante un incontro come questo mi chiesero se la morte di mio padre avesse avuto un senso. In quel momento non seppi rispondere, ma oggi se dovessi dare una risposta a quella domanda, per quanto possa essere stato tragico direi…Si, lo ha avuto!”

All’apertura del dibattito gli studenti hanno posto molte domande a tutte le personalità presenti sugli argomenti trattati nel corso dell’evento, in particolare all’onorevole Valeria Valente e al senatore Pasquale Sollo. Gli studenti hanno ascoltato le risposte e le testimoianze dei due esponenti politici in maniera attenta ma anche molto disincantata, visto e considerato che, anche se i politici non sono tutti uguali, resta difficile reagire in maniera positiva e propositiva alle loro parole visto che nei fatti la nostra classe dirigente da quindici anni non fa altro che tagliare risorse all’istruzione e alla cultura. Come si può combattere una battaglia prettamente culturale nei territori in un paese che non investe nella cultura e nell’istruzione?

Al termine dell’evento proprio sulla questione della cultura la professore Maddalena Annigliato ci ha tenuto a sottolineare la presenza degli ex studenti presenti in sala, che oggi continuano ad impegnarsi nel territorio con la propria arte e la propria cultura, e all’importanza di avere un teatro stabile nel proprio territorio. L’evento si è chiuso alle ore 13 circa con le studentesse che hanno omaggiato le personalità femminili intervenute portandole in dono un mazzo di fiori.

Scritto da Stefano Ioffredo


Stefano Ioffredo, puteolano, nasce a Napoli nel 1989. Durante la propria adolescenza ha vissuto in diverse periferie di Pozzuoli: Monterusciello, Licola Mare e infine nel Rione Toiano, dove risiede attualmente. Nel 2008 inizia la sua collaborazione con "L'Iniziatiava" in qualità di articolista. Da sempre attivo nell'associazionismo puteolano, decide di sposare in toto il progetto de "L'Iniziativa" nel Novembre del 2014. Attualmente iscritto all'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove studia scienze della comunicazione, per la comunicazione pubblica e d'impresa.