Teatro all’aperto e riqualificazione del centro visite: il progetto della Giunta per l’Oasi Montenuovo

La Giunta comunale ha approvato nei giorni scorsi un progetto che vede coinvolta l’Oasi naturalistica del Monte Nuovo, finalizzato all’ammodernamento del teatro all’aperto e del centro visite “Ennio La Rana”. Il progetto è stato ideato grazie ad un’azione sinergica da parte dell’ass. all’ambiente, avv. Maria Consiglia Visone, e l’ass. alla cultura, avv. Stefania De Fraia e l’obiettivo – si legge dalla delibera – è restituire ai cittadini e agli studenti un’area studio, convegni ed eventi culturali all’aperto, ubicata in zona protetta, che possa, altresì, costituire uno polo attrattivo e di interesse per lo studio e l’osservazione della flora e della fauna ivi presenti. Il progetto di recupero di una parte dell’Oasi Naturalistica di Monte Nuovo – si legge ancora nella delibera – si inserisce degli obiettivi di salvaguardia del patrimonio naturalistico del Piano Strategico della Città Metropolitana di Napoli. Sarà dunque quest’ultima istituzione che dovrà poi valutare il progetto e la relativa richiesta di finanziamento con l’assegnazione dei relativi fondi residui.

LE DICHIARAZIONI DEGLI ASSESSORI ALL’AMBIENTE E ALLA CULTURA – Alla luce di questa novità, abbiamo posto alcune domande ai due assessori promotrici del progetto per averne una visione più chiara e completa.

Ass. all’Ambiente Maria Consiglia Visone, in relazione ad una ristrutturazione dell’oasi naturalistica Monte Nuovo, è previsto anche un progetto di piantumazione del vulcano?

– Per quanto riguarda il progetto di piantumazione, è un percorso già iniziato da tempo per il quale siamo già a buon punto. Si riferisce ad un finanziamento della Città Metropolitana grazie al quale sono già stati fatti dei progetti per ripiantumare il quartiere di Monterusciello e, appunto, Monte Nuovo. Sono già stati eseguiti tutti i passaggi e lo studio di fattibilità, attendiamo solo il parere della Sovrintendenza per poter dare il via alle gare di appalto, che speriamo sia per gennaio 2021. Abbiamo perciò deciso di tentare di avere fondi residuali dalla Città Metropolitana attraverso questa delibera che, quindi, va a completare il discorso di riqualificazione dei percorsi, sempre preservando, chiaramente, lo stato naturale del luogo.

– In generale, che idea ha l’amministrazione comunale riguardo la valorizzazione del Monte Nuovo e la sua fruizione turistica?

– Auspichiamo che presto si potrà fare un discorso con le associazioni del territorio che veda il coinvolgimento di guide turistiche, ma soprattutto un discorso che vada a rendere fruibile e al contempo conservare la fauna e la flora dell’Oasi. Soprattutto, speriamo diventi punto di riferimento per le scuole, grazie anche agli spazi di studio all’aperto previsti.

Proprio su quest’ultimo aspetto, e dunque sulla fruizione del luogo, ci siamo soffermati con l’ass. alla cultura Stefania De Fraia. “Abbiamo notato che ci sono dei ragazzi che vanno a studiare lì nell’oasi, quindi abbiamo previsto delle nuove postazioni coperte con materiali compatibili, per poterli accogliere al meglio. – ha spiegato l’assessore. “Il nostro obiettivo è stato quello di captare i fondi che si affiancano ad un altro progetto, che è quello che riguarda la piantumazione e sentieristica della parte superiore, creando quindi una sinergia tra i due aspetti: culturale e ambientale.”

– Assessore De Fraia, questo progetto, ove dovesse essere finanziato e realizzato, non completa ovviamente quanto necessario per dare alla città di Pozzuoli luoghi idonei alle esibizioni e alla produzione culturale?

– Pozzuoli dovrebbe avere altre aree spettacolo, non avendo nemmeno un teatro. Villa Avellino, ad esempio, strutturata meglio tornerà ad essere sicuramente un teatro all’aperto. Anche se il progetto al momento è in attesa di essere ripreso. Monte Nuovo sarà, invece, un’area dedicata soprattutto alle scuole, per dar modo di presentare i progetti scolastici, ad esempio, così com’era nata. Quindi anche per la visione di documentari o la presentazione delle attività di classe. L’obiettivo è fare in modo che i ragazzi possano vivere il luogo da vicino, confrontarsi, con una gestione più strutturata.

OPPORTUNITA’ PER IL SITO NATURALISTICO – Il progetto è senza dubbio interessante, e si iscrive perfettamente nell’idea di una fruizione che sia al contempo dedicata all’aspetto culturale, ma anche ambientalistico e che vada a potenziare un sito già di per sé fondamentale, non solo per Pozzuoli, ma in generale per i Campi Flegrei. La concreta piantumazione di nuovi alberi, inoltre, è attesa sull’Oasi del Monte Nuovo da anni, ancor di più dopo l’ultimo, pesantissimo incendio avvenuto del febbraio 2019. Qualificante è l’idea di creare aule studio all’aperto e dei luoghi di incontro per i ragazzi, fondamentale ora più che mai. Per far sì che le nuove generazioni possano ampliare le proprie conoscenze, non solo degli aspetti storico-artistici, ma anche di quelli naturalistici del territorio in cui vivono. Un territorio così peculiare e stratificato come sono i Campi Flegrei. Ed è importante, altresì, che diventino sempre più sensibili alle tematiche ambientali che ormai da tempo appaiono dimenticate nell’era della cementificazione.

INSISTERE SUI LUOGHI DELLA CULTURA – Ancora generica, invece, è l’individuazione con tempi certi da parte dell’amministrazione comunale di una vera e propria area spettacoli per la città di Pozzuoli. Nonostante gli addetti ai lavori la richiedano da anni, proponendo diversi luoghi, appare ancora lontano un progetto che sia ben strutturato e programmato, che possa dare alla città un luogo di aggregazione, ma soprattutto di produzione culturale, in cui mettere in scena le arti visive.

Il settore artistico da sempre soffre per una scarsa attenzione che gli viene riservata e, in quest’anno funesto, è emersa una totale indifferenza da parte delle Istituzioni nazionali nei confronti di tutte le categorie coinvolte. L’augurio è quindi che la città di Pozzuoli, invece, colga l’importanza di avere un luogo di riferimento in tal senso e che sappia, è il caso di dirlo, accendere i riflettori su una questione continuamente rimandata a data da destinarsi.

Scritto da Martina Iacuaniello


Classe 1990. Vive tra Roma e Napoli, ed è da sempre appassionata di arte, letteratura e politiche culturali. Dopo aver conseguito la laurea in Conservazione dei Beni Culturali presso l'università Suor Orsola Benincasa di Napoli, è attualmente iscritta alla magistrale in Storia dell'arte alla Sapienza di Roma.