Riqualificazione e ambiente, nasce la “foresta urbana” di Monterusciello

Una sfida green per la città di Pozzuoli ed il quartiere di Monterusciello.

Ha preso il via il progetto di “foresta urbana” nel quartiere sviluppatosi a partire dagli anni 80, dove oggi risiedono oltre 30 mila abitanti. L’intervento, dal valore di circa 1 milione e 400 mila euro, è promosso dal Comune di Pozzuoli e finanziato con fondi del Pnrr per la transizione ecologica, con il coinvolgimento del Ministero Mase e della Città Metropolitana di Napoli, e prevede la piantumazione di quasi 60 mila tra alberi e piante (45.920 specie arboree e 13.780 specie arbustive) su un totale di 46 ettari, divisi in 19 aree, in prossimità delle abitazioni. Querce di leccio, di cerro, da sughero, ma anche alberi da frutto e pioppi, oltre a una variegata tipologia di piante come la rosa canina, il lentisco, il tino viburno e la latifoglia, trasformeranno radicalmente il paesaggio e la qualità ambientale del territorio. Le specie scelte sono autoctone, compatibili cioè con le condizioni climatiche della zona e in modo da creare continuità con le specie già presenti in loco.

GLI OBIETTIVI – Le azioni sono rivolte a dare un contributo, fattivo, al contrasto al cambiamento climatico, con il ripristino e la difesa della biodiversità e una migliore qualità dell’aria. La realizzazione di boschi e corridoi ecologici, infatti, svolge una funzione contro la presenza di Co2 e inquinanti, nonché di mitigazione del fenomeno delle “isole di calore”.

Come sottolinea Stefano Grasso, coordinatore dei progetti agro-naturalistici su Monterusciello “l’impatto è positivo anche dal punto di vista sociale con un maggiore benessere per gli abitanti del quartiere. Basti pensare alle condizioni di degrado nelle quali queste aree sono state lasciate per quasi 40 anni, fin dal primo insediamento abitativo. O agli usi impropri di questi terreni, per i quali è stata necessaria in più punti una significativa opera di pulizia, messa in sicurezza e rimozione di rifiuti, anche ingombranti. Oggi la prospettiva è farne in un futuro prossimo piccoli “polmoni verdi”, sottratti a qualsiasi ipotesi privatistica o speculativa. In un processo di rigenerazione che si pone in continuità e in sinergia con il progetto MAC – Monterusciello Agro City, finalizzato alla produzione agricola di qualità e realizzato su terreni vicini o adiacenti.

I DETTAGLI E GLI ASPETTI TECNICI – La riforestazione segue diverse fasi, avviate già nei mesi scorsi: l’eliminazione della vegetazione infestante, la lavorazione del terreno, la messa a dimora di piante e alberi, il collaudo e la manutenzione. Quest’ultima è già affidata per i primi 3 anni alle società di settore individuate a seguito di bando di gara e comprende l’irrigazione di emergenza con autobotte, la concimazione localizzata, la potatura straordinaria con il taglio della vegetazione vecchia o infestante. Non si tratta, dunque, di una piantumazione fine a stessa, ma di un lavoro attento e condotto in modo professionale nel corso del tempo. Lo schema seguito è quello del “sesto di impianto”, che ha l’obiettivo di ricreare le disposizioni naturali della vegetazione in bosco, con alberi e piante posti a distanza di 3 metri tra loro, che aumenta a 5 metri in prossimità delle “chiarie”. Queste ultime sono aree circolari prive di vegetazione, che possono interrompere eventuali eventi distruttivi come gli incendi e permettono lo sviluppo di crescita spontanea e l’insediamento della fauna.

Sono previsti, inoltre, sentieri per facilitare le attività di manutenzione e la fruibilità degli spazi. Le 19 aree vedranno la presenza di più specie arboree e arbustive, ma si caratterizzeranno come cerreta, frutteto, ostrieto, sughereta, pioppeto e lecceta, in base a quella prevalente.

LE PRIME PIANTUMAZIONI – Si è partiti dall’area 15, la più estesa di tutte, situata nei pressi del piccolo borgo di Torre Santa Chiara, simbolo della comunità di Monterusciello precedente all’urbanizzazione moderna. In questa porzione è programmata la piantumazione nelle prossime settimane di oltre 10 mila arbusti e piante. Gli alberi, in maggior parte querce di leccio, di cerro e di novella, hanno un’età non superiore ai 2 anni, proprio per favorirne l’impianto. Secondo i tempi della natura, la loro crescita dovrebbe raggiungere i 3 metri di altezza tra 2 anni e quella massima di 7 metri tra 10 anni. Il termine per la piantumazione in tutte le aree è fissato al 30 giugno del 2024. Ma il colpo d’occhio per apprezzare lo sforzo messo in campo è già ben visibile.

foto di Paolo Visone

Scritto da Redazione