Presidio all’ospedale La Schiana di Pozzuoli, “verità e giustizia per la morte di Mary Jacob”

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FOTO DI PAOLO VISONE

Reazioni dei cittadini alla morte di Mary Jacobs, donna 30enne originaria dello Zimbawe venuta a mancare giovedì scorso a Napoli dopo un’inutile attesa al Pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Delle Grazie di Pozzuoli. Sul tragico evento ha chiesto chiarezza nei giorni scorsi il Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia e sono in corso le indagini della Magistratura, ma questa mattina, intanto, si è tenuto un presidio pacifico fuori l’ingresso dell’ospedale promosso da giovani attivisti, a cui è seguito un incontro con il direttor sanitario Dott. Fago.

Ecco il comunicato unitario dei manifestanti a termine dell’incontro, che per propria scelta, di fronte ad un caso così delicato sul piano umano e politico, non hanno voluto attribuire l’iniziativa a nessuna sigla o movimento particolare.

“Questa mattina, prima come cittadini e poi come giovani attivisti del territorio appartenenti a diverse organizzazioni, siamo stati in presidio presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli per chiedere chiarezza sul caso di Mary Jacobs, la donna trentenne originaria dello Zimbawe deceduta all’ospedale San Paolo di Napoli, dopo essere stata al pronto soccorso del nosocomio di Pozzuoli senza ricevere cure.

Il presidio, annunciato nei giorni scorsi, ha avuto anche l’obbiettivo di porre l’attenzione sullo stato generale del pronto soccorso della struttura puteolana, attualmente oggetto di lavori di ristrutturazione.

Durante la mattinata abbiamo preteso e ottenuto l’incontro con il Direttore sanitario dal quale abbiamo appreso che, oltre alle indagini della magistratura, sono in corso indagini interne delle quali saranno resi pubblici i risultati. In più il Direttore ha espressamente dichiarato che i lavori al pronto soccorso saranno terminati entro l’inizio dell’estate e non oltre.

Abbiamo avuto, inoltre, la possibilità di avere un confronto con membri del personale ospedaliero e con utenti della struttura. Il quadro generale descrive una situazione precaria dovuta all’attuale ubicazione ed organizzazione del pronto soccorso, che attualmente non assicura un servizio adeguato generando un’oggettiva difficoltà nel gestire l’utenza e quindi nell’identificare tempestivamente le urgenze.

Pretendiamo che questa situazione emergenziale duri il più breve tempo possibile e che non costituisca un ostacolo al diritto universale alle cure mediche. Onoreremo la memoria di Mary Jacobs rimanendo vigili sull’evoluzione delle indagini e terremo alta l’attenzione sull’andamento dei lavori affinché l’ospedale Santa Maia delle grazie possa garantire un servizio adeguato e quindi il diritto universale alle cure mediche.”

Scritto da Redazione