Pozzuoli, si insediato l’Osservatorio “per la legalità”

Si è insediato a Pozzuoli l’“Osservatorio per la prevenzione ed il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della cultura della legalità”. Questo il nome per esteso dell’Organo partecipativo istituito con la delibera consiliare n. 9 del 29 marzo 2018. Secondo quanto diramato dall’ufficio stampa del Comune, la prima riunione si è svolta nella sala giunta del Municipio e vi hanno partecipato il sindaco Vincenzo Figliolia, i tre consiglieri comunali nominati dall’assemblea cittadina, i rappresentanti delle forze dell’ordine cittadine, delle associazioni antimafia e antiracket, della Curia, dei dirigenti scolastici, degli studenti e delle associazioni di categoria sindacali e produttive del territorio, oltre a personalità tecniche e giornalisti. Tra gli scopi dell’Osservatorio vi sono quelli di proporre interventi di potenziamento delle azioni di contrasto ai fenomeni criminali, anche in materia di trasparenza pubblica, promuovere un’azione sinergica e di scambio di informazioni tra i vari soggetti impegnati sul territorio, monitorare le diverse forme criminali e microcriminali e attivare una rete di partecipazione attiva della collettività.
“La nostra intenzione è di dare vita ad una serie di attività concrete sul territorio coinvolgendo soprattutto le scuole con incontri itineranti – ha dichiarato il sindaco Vincenzo Figliolia – Vogliamo tenere costantemente un faro acceso sui rischi a cui possono andare incontro i giovani, e non solo, e soprattutto diffondere la cultura della legalità, contando sull’apporto di tutti. Abbiamo stabilito che ci incontreremo due volte al mese per mettere in campo una serie di iniziative: il prossimo incontro ci sarà il 28 novembre”.
L’osservatorio sulla legalità è stato il frutto di una serie di incontri e di iniziative che a partire da circa un anno fa videro la collaborazione tra Istituzioni e tessuto associativo locale, dopo l’ondata di preoccupanti episodi criminosi che allarmarono sulla possibile riorganizzazione di clan malavitosi sul territorio. La reazione della cittadinanza attiva culminò nella manifestazione cittadina del 16 febbraio per le strade di Monterusciello, con migliaia di giovani e studenti.

Scritto da Redazione