POZZUOLI/ Scarichi abusivi e rifiuti nei canali, nuovo grido di dolore da Licola Mare

Il grido di dolore di Licola Mare viene da lontano ma è stato ribadito questa mattina, sabato 14 gennaio, a Pozzuoli presso l’audotirium dell’impianto di depurazione di Cuma. L’occasione è stata il convegno promosso dall‘associazione “Licola Mare pulito” dal titolo “Canale Abbruzzese: inquinamento e dissesto idrogeologico. Quali soluzioni?”. Evidente il tentativo da parte dei promotori di focalizzare l’attenzione, nell’ambito della complessa questione ambientale dell’area flegreo-domitia, su un punto più specifico, quello appunto del “canale Abbruzzese”, uno dei canali che attraversa i Comuni dell’entroterra campano per chilometri e dove si innestano abusivamente scarichi domestici e industriali che confluiscono in mare senza alcuna depurazione.

L’incontro di stamattina rischia però di perdersi nella lunga lista di appuntamenti a vuoto, e non certo per demerito delle associazioni e dei comitati locali, a cui va anzi riconosciuto di battersi quotidianamente e da anni. Tante parole, in alcuni casi troppe, da parte di chi è intervenuto e molte assenze da parte delle Istituzioni. Nessun rappresentante della Regione Campania, cui compete la politica ambientale e la gestione degli impianti di depurazione; nessun intervento dei nuovi vertici della Sma Campania, società pubblica preposta al ramo; assente Luigi De Magistris, investito pubblicamente della vicenda in qualità di sindaco della Città metropolitana, sul cui territorio si trovano i canali “imputati” dell’inquinamento del litorale; assente il sindaco di Quarto Rosa Capuozzo e il sindaco di Giugliano Antonio Poziello, quest’ultimo rappresentanto dal suo vice Domenico Pianese.

IL DIBATTITO – Dopo i saluti di Maurizio Marchetti, direttore dell’impianto di depurazione di Cuma, è stato Umberto Mercurio, presidente dell’ass. Licola Mare Pulito, a dire con parole semplici che il territorio di Licola «Continua a ricevere la fogna che non merita», sottolienando i limiti della matuenzione del canale abbruzzese «Non serve a niente rimuovere rifiuti speciali e lasciarli poi ai margini del canale. L’alveo dei Camaldoli negli ultimi ci dà meno problemi, ma il danno prodotto da altri canali resta ed è enorme, per i cittadini, per la salute, per la balneabilità, per gli agricoltori dell’area che creano reddito».

Tra gli interventi più duri c’è stato quello di Francesco Cammino, vicesindaco di Pozzuoli con delega all’Ambiente. L’amministratore locale, nel ricordare l’atto congiunto firmato il 10 agosto 2015 da tutti i sindaci flegrei insieme a quello di Napoli – con il quale si demandava a quest’ultimo di farsi “portavoce” nei confronti del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca sulla questione ambientale nell’area –  ha evidenziato l’assenza questa mattina, tra gli altri, proprio di Luigi De Magistris, in qualità di sindaco della città metropolitana. Cammino si è poi scagliato contro la Regione Campania: «Esistono progetti finanziati per centinaia di milioni di euro, destinati alla rifunzionalizzazione degli impianti e ad una più corretta canalizzazione, ma è tutto fermo! Chiediamo con forza – ha proseguito Cammino – una cabina di regia per monitorare l’esito delle gare e sostenere le nostre richieste anche con una manifestazione di popolo». Emblematico il caso dei 2 milioni di euro stanziati dalla Regione a dicembre 2016 per ripulire i canali e le aree di competenza regionale (come la Foresta di Cuma), con tempi però strettissimi per il Comune di Pozzuoli, che avrebbe dovuto spendere queste somme in meno di 10 giorni. «Stiamo lavorando affinché il Comune possa utilizzare tali risorse nel 2017» ha chiarito l’assessore della Giunta Figliolia.

Più pacato l’intervento del vicesindaco di Giugliano, Domenico Pianese, che ha comunque ammesso che l’abusivismo nel giuglianese fa la sua parte nell’inquinamento marino del litorale, così come la commistione tuttora esistente tra acque bianche e nere. Sempre sul fronte istituzionale, è intervenuto il consigliere comunale di Pozzuoli Paolo Tozzi, in qualità di rappresentante della città metropolitana, di cui ha la delega all’ambiente. Tozzi ha assunto un impegno nel chiedere in sede di città metropolitana di Napoli la mappatura dei canali, che sarebbe ferma al 2008, e avviare controlli e sopralluoghi con la polizia provinciale, controlli da fare a suo dire «in modo non vessatorio, almeno in una prima fase». Un’affermazione, quest’ultima, che lascia a parere di chi scrive alcune perplessità e rischia di rendere tutto meno credibile, a fronte di una situazione drammatica e ormai fuori controllo, fatta di illegalità diffusa e di emergenza per la salute, che andrebbe affrontata con interventi a forte impatto, come più volte denunciato anche dai promotori del dibattito.

Unico sindaco presente, Vincenzo Figliolia si è invece soffermato sul funzionamento dell’impianto di depurazione di Cuma, anche alla luce degli striscioni di protesta innalzati fuori l’ingresso del depuratore dagli attivisti dell’associazione di Via Reginelle, recanti la scritta “Basta cattivi odori”. «Dopo il commissariamento comunale della struttura e un netto miglioramento, si è passati alla gestione della Sma Campania, ma negli ultimi mesi dobbiamo registrare qualche passo indietro, almeno nella manutenzione ordinaria. C’è qualcosa che non va, che provoca nuovi disagi nell’inquinamento dell’aria. E poi – ha aggiunto il primo cittadino di Pozzuoli – c’è la questione della programmazione dei grandi interventi che è ferma al palo, per la quale siamo in attesa della nomina di un nuovo commissario del governo».

L’attenzione verso il grande tema della riqualificazione e del risanamento ambientale non può concedersi neanche un giorno di pausa e non può arenarsi nelle lungaggini burocratiche o nelle disattenzioni istituzionali, a qualsiasi livello esse siano da individuare. Si tratta di un tema enorme, articolato e complesso, sul quale va continuamente fatta chiarezza e che probabilmente vedrà esiti positivi solo quando uscirà dal dibattito autoreferenziale, coinvolgendo la comunità nel suo insieme.

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NELLE FOTO DI PAOLO VISONE: le proteste dei residenti di Via Reginelle, il canale abbruzzese, i rifiuti sulla spiaggia di Licola Mare e alcuni momenti del convegno).

SERVIZIO VIDEO DI APPROFONDIMENTO, a cura della redazione (riprese e montaggio di Paolo Visone e Stefano Ioffredo).

Scritto da Dario Chiocca


Classe '78, è tra i fondatori de L'Iniziativa, di cui è presidente. Puteolano, è cresciuto nel quartiere di Monterusciello, dove risiede. Laureato in Giurisprudenza, impegnato da sempre sulle questioni sociali, anche nei movimenti studenteschi e nelle organizzazioni sindacali, dal 2010 è avvocato presso il Foro di Napoli e svolge la sua attività professionale nel campo nel diritto civile e del lavoro. In ambito di normativa del lavoro, si occupa inoltre di formazione.