In questi giorni in città tiene banco il nuovo “Regolamento sull’uso degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) di proprietà del comune di Pozzuoli” approvato dalla giunta comunale ma non ancora discusso in consiglio comunale. Questo regolamento si propone, in conformità delle Leggi Nazionali e regionali, di stabilire le disposizioni e le procedure ritenute determinanti ai fini degli alloggi di Erp e delle parti comuni.
Il suddetto regolamento è fondamentale per riordinare il caos creatosi nel corso degli ultimi venticinque anni soprattutto nell’enorme quartiere di Monteruscello, dove gli alloggi comunali sono circa 4900. I 21 articoli del Regolamento disciplinano tutti gli aspetti riguardanti gli alloggi, il loro utilizzo, gli obblighi e le tutele; spaziano dall’assegnazione alla riconsegna dell’alloggio, dal pagamento del canone e dei servizi alle sanzioni in caso di morosità.
Il regolamento però, così formulato, non presenta particolari novità rispetto alle leggi già esistenti riguardanti gli alloggi pubblici, in più è predisposto come un regolamento sull’edilizia privata, che quindi non può essere applicato così com’è all’edilizia pubblica. Questo almeno è ciò che pensano le organizzazioni sindacali degli inquilini che proprio per questo hanno richiesto e ottenuto un confronto con la Giunta per esprimere i loro dubbi sul regolamento ed esporre le loro proposte per migliorare le condizioni di vivibilità del patrimonio abitativo Erp del comune di Pozzuoli.
Per quanto riguarda il Regolamento, i sindacati hanno rilevato anomalie e forzature che non possono essere applicata all’edilizia pubblica. Inoltre i sindacati hanno messo in evidenza tutte le problematiche riscontrate negli alloggi di Monteruscello, a partire dalle infiltrazioni d’acqua fino alla messa in funzione degli ascensori per gli anziani e i diversamente abili. I sindacati hanno dato la massima priorità al piano di rateizzo per il recupero delle morosità pregresse degli inquilini, sostengono che sia necessaria una concreta progettazione attraverso l’utilizzo dei fondi regionali (circa 42 milioni bloccati), nazionali ed europei, nonché dell’utilizzo dei proventi riscossi con la vendita di circa 217 negozi, per mettere in campo, in tempi brevi, un piano di recupero e manutenzione straordinaria del patrimonio del comune. Non sarebbe da escludere, per rendere vivibile il quartiere di Monteruscello, l’organizzazione di un piano di abbattimento e di ricostruzione di nuovi alloggi, in base al Piano Casa Regionale, che dovrebbero essere assegnati o acquistati con patto di futura vendita tenendo conto dei ceti meno abbienti. Infine, le OO.SS. degli inquilini hanno proposto di approvare la Carta di Diritti e Doveri, prevista dalla normativa regionale vigente (art. 31 legge 18/97), per tutelare sia gli utenti che la proprietà.
Il confronto tra amministratori e parti sociali è dunque ancora aperto, prima dell’approvazione definitiva del regolamento e il tema della legalità nella gestione e del corretto utilizzo delle case popolari, resta una sfida prioritaria per il Comune di Pozzuoli.