Polo logistico di Via Artiaco: un progetto per la Pozzuoli futura, i dettagli nell’intervista all’ass. Gerundo

Il 14 settembre scorso si è tenuta la Conferenza dei Servizi per la realizzazione del nuovo polo logistico al servizio della Città di Pozzuoli, fra via Artiaco e lo svincolo tangenziale porto di via Campana. Una struttura dotata di 1200 posti auto e 35 posti per autobus, oltre ad un centro di servizi per il viaggiatore e un parco pubblico dotato di aree verdi attrezzate e gratuite che costituirà nell’insieme la porta Nord della città di Pozzuoli.

Un’opera pubblica abbastanza importante e dal grande valore strategico, rispetto alla quale la nostra redazione ha deciso di saperne di più, intervistando l’assessore all’Urbanistica del Comune di Pozzuoli Roberto Gerundo.

RED – Assessore, ci può spiegare in maniera dettagliata in cosa consiste questa nuova opera pubblica e come viene finanziata?

Gerundo – Questo è un progetto di iniziativa statale, in applicazione della Legge Finanziaria 887/84 e gestita da un apposito commissario che lo Stato individua nel presidente della regione Campania. Con questa legge (il cd. piano intermodale) negli ultimi 30 anni sono stati fatti diveersi interventi (ponte di via Antiniana, i due tunnel del Campiglione e di Arco Felice e per ultimo il collegamento Tangenziale-Porto), inizialmente finalizzati a realizzare vie di fuga. 
L’opera in Via Artiaco riguarda la nascita di un’area di interscambio, dotata di un numero rilevante di posti auto, che a parere mio rappresenta un polo logistico, strategico ed importante dal punto di vista urbanistico e per la viabilità, specialmente dopo il completamento dei lavori riguardanti il collegamento Tangenziale-Porto che consentirà ai viaggiatori e agli automobilisti di arrivare nel centro di Pozzuoli senza uscire dall’autostrada.
Data l’insostenibilità dei flussi di traffico soprattutto nel fine settimana, si pone l’esigenza di frenare, drenare e selezionare il traffico per orari e per modalità, con interscambi efficienti attraverso una serie di servizi, perché ovviamente non possiamo immaginare che tutte le automobili arrivino nel centro di Pozzuoli. Abbiamo un’ipotesi di drenaggio che ci consentirà, con la creazione di un parcheggio multipiano interrato, di sistemare non solo la parte bassa ma anche la parte alta della città, vista anche la necessità di realizzare un punto di selezione a Nord.”

RED – Che tempi si prevedono per la realizzazione di quest’opera?

Gerundo – “Il progetto è stato già finanziato e pochi giorni fa si è tenuta la Conferenza di Servizi. Credo che se si cominciasse entro la fine del 2016, considerando che non si tratta di un’opera molto complessa, tranne per la realizzazione del multipiano interrato, si può ipotizzare un periodo orientativamente di poco più di due anni. Ovviamente tutto dipende dalla data di inizio, ma l’opera dovrebbe essere pronta tra il 2018 e il 2020.

Vorrei evidenziare però un’importante novità sul processo realizzativo di queste opere. L’Agenzia del demanio ha trasferito l’area sulla quale sorgerà questa struttura al Comune di Pozzuoli prima della fine dei lavori, mentre in passato queste strutture venivano trasferite a consuntivo, dopo il lavoro. Si tratta di un cambio di scenario fondamentale. La giunta comunale, sulla base del progetto preliminare ha deliberato inoltre un ulteriore passaggio consiliare, in cui si sancisca l’integrazione di questa opera con la strumentazione urbanistica comunale. Questo ci consente di definire gli aspetti della programmazione dell’opera prima del suo completamento.”

RED – Quale sarà la tipologia di gestione? Sarà una gestione pubblica o privata?

Gerundo – A mio avviso quest’opera dovrà diventare una struttura con una sua gestione, finalizzata alla fruizione pubblica, ma che ovviamente non potrà essere fatta in alcun modo con le risorse umane e finanziare dell’ente comunale. Queste strutture dovranno essere promosse con una gestione manageriale e imprenditoriale, affinché possano essere utilizzate in modo non precario ed essere un vero polo attivo di interscambio, e non una landa desolata nel deserto.

Si può pensare quindi ad un gestore complessivo, che offra servizi di vario tipo: dalla palazzina dei servizi per attività di biglietteria e informazione, bagni, reception, un punto ristoro, parcheggi per auto e autobus e che metta a disposizione una serie di macchinette elettriche, pulmini elettrici, biciclette assistite, un minimo di attrezzature sportive e la pulizia ordinaria dell’intera struttura.

RED – La politica locale oggi è pronta a questo cambio di mentalità?

Gerundo – “Un affidamento del genere produce sicuramente una serie di difficoltà per una politica che non riesce a comprendere questa prospettiva e non riesce ad immaginare la crescita di un impianto con una modalità prettamente manageriale. Una delle sfide del futuro, secondo il mio parere, sarà appunto quella di immaginare la realizzazione di opere pubbliche e contestualmente il modello di gestione, senza avere questa doppia fase, una tempistica disgiunta e negativa, secondo cui prima si completa l’opera e poi successivamente si pensa al modello di gestione.”

Alla luce delle dichiarazioni dell’assessore Gerundo, il polo logistico di Via Artiaco assume un’importanza rilevante, a maggior reagione se messo in relazione al completamento di tutti gli altri interventi in corso o ancora in fase iniziale. Non solo per la sua utilità immediata, ma soprattutto se proiettato in una visione strategica di Pozzuoli, pensando a come si presenterà la città nei prossimi cinque o dieci anni, nell’ottica di una città dell’accoglienza e sostenibile.

Scritto da Stefano Ioffredo


Stefano Ioffredo, puteolano, nasce a Napoli nel 1989. Durante la propria adolescenza ha vissuto in diverse periferie di Pozzuoli: Monterusciello, Licola Mare e infine nel Rione Toiano, dove risiede attualmente. Nel 2008 inizia la sua collaborazione con "L'Iniziatiava" in qualità di articolista. Da sempre attivo nell'associazionismo puteolano, decide di sposare in toto il progetto de "L'Iniziativa" nel Novembre del 2014. Attualmente iscritto all'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove studia scienze della comunicazione, per la comunicazione pubblica e d'impresa.