La priorità è evitare chiusure parziali di Anfiteatro e Palazzo Toledo di Pozzuoli

Il sindacato Funzione Pubblica – Cgil di Pozzuoli ha comunicato lo “stato di agitazione” dei lavoratori impiegati presso il Polo Culturale  di “Palazzo Toledo”, compresi quelli distaccati presso l’Anfiteatro che fanno da supporto al personale ministeriale. A rischio, di conseguenza, è l’apertura pomeridiana di Palazzo Toledo e quella pomeridiana e festiva dell’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli.

Secondo la nota diffusa dall’organizzazione sindacale dei dipendenti comunali di Pozzuoli, le ragioni della protesta sono riconducibili a tre questioni:  “1) Mancata corresponsione del salario accessorio (turnazione e rischio), nella busta paga di settembre; 2) Situazione di caos gestionale e palleggiamento di compiti e responsabilità generato dal funzionigramma approvato con delibera di G.M n. 148 del 7/12/2018, che ridistribuisce i servizi del Polo Culturale su tre direzioni: tre dirigenti, tra cui quello ai mercati, invece di uno solo, quello alla cultura, così come previsto dal regolamento di Palazzo Toledo. 3) Mancato incontro con il Sindaco, che codesta O.S. ha richiesto, con nota del 1/10/2019, per mettere fine a questo scontro di accaparramento di attribuzioni dirigenziali, che si sta perpetrando sulla pelle dei lavoratori, ledendo dignità e diritti, con un caso specifico che si è verificato ai danni di un lavoratore da due mesi, non riesce ad ottenere il decreto che gli consenta di usufruire i permessi retribuiti, previsti dalla legge 104/92.”

LA SITUAZIONE A PALAZZO TOLEDO E ALL’ANFITEATRO – L’affluenza giornaliera di utenti, che in questo periodo supera le 130 presenze, ha toccato nell’anno 2018 la quota di 26.586 ingressi. L’utenza è costituita prevalentemente da studenti universitari, docenti e ricercatori che vengono accolti nelle sale studio e usufruiscono dei vari servizi offerti dal Polo Culturale. Oltre a luogo di studio, grazie anche al notevole numero di eventi che vi si svolgono durante tutto l’anno: presentazione di libri, eventi multimediali e multidisciplinari, Palazzo Toledo svolge un importante ruolo nell’ambito della socializzazione, dello scambio esperienziale e della conoscenza. Queste attività, insieme a quelle di pulizia e decoro dei locali, compresi quelli di Passaggio Toledo, gestione della sala matrimoni e vigilanza ed assistenza all’utenza sono garantite sei giorni a settimana per 12 ore al giorno, in una situazione di sottodimensionamento del personale, aggravata dagli ultimi pensionamenti.  Il personale distaccato, in servizio presso l’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli, garantisce di fatto l’apertura del sito archeologico anche la domenica ed i giorni festivi. Va detto chiaramente che, in mancanza del personale comunale, l’Anfiteatro Flavio, resterebbe chiuso tutti i pomeriggi e i giorni festivi.

I responsabili locali della Cgil denunciano che “a fronte di tale disagio, nonostante il quale tutti i servizi vengono garantiti, per la capacità di integrazione e collaborazione del personale, la Giunta Municipale, con la delibera n. 148 del 7/12/2018 ha approvato un funzionigramma che frammenta, mansioni e servizi, lasciando nello sbandamento totale i lavoratori, che non sanno a quale dei tre dirigenti rivolgere le richieste necessarie all’espletamento delle attività del Polo Culturale. Non ci è stata ancora chiarita quale sia la logica che ha ispirato questo  modello organizzativo, che, in mancanza di personale all’interno dell’intera macchina comunale, invece di concentrare le forze, tende a disperderle. Inoltre, risulta ancora più incomprensibile, come, una delibera di Giunta Municipale, possa annullare un regolamento approvato prima dalla Commissione Consiliare per i regolamenti e poi dal Consiglio Comunale.”

Per ora la parziale chiusura dei due siti, così strategici per la vita culturale di Pozzuoli, è solo ipotizzata, ma il rischio che lo scontro tra dipendenti pubblici e Comune possa abbattersi sulle attività che coinvolgono studenti universitari, ricercatori, studiosi, visitatori e operatori turistici è sconcertante. Va evitata la contrapposizione tra interessi particolari con quelli generali. E il silenzio dell’amministrazione sulle contestazioni sindacali e sulla loro richiesta di incontro, avanzate già da alcuni mesi, non aiuta di certo a fare chiarezza e a favorire una soluzione positiva.

Scritto da Dario Chiocca


Classe '78, è tra i fondatori de L'Iniziativa, di cui è presidente. Puteolano, è cresciuto nel quartiere di Monterusciello, dove risiede. Laureato in Giurisprudenza, impegnato da sempre sulle questioni sociali, anche nei movimenti studenteschi e nelle organizzazioni sindacali, dal 2010 è avvocato presso il Foro di Napoli e svolge la sua attività professionale nel campo nel diritto civile e del lavoro. In ambito di normativa del lavoro, si occupa inoltre di formazione.