“Io penso che resisto qua”, la rinascita possibile di Secondigliano

Periferia e camorra sono da sempre associate al quartiere di Secondigliano; un quartiere in realtà dalla storia millenaria, ricca di cultura e prestigio continuamente messa in ombra. Ascoltiamo invece chi Secondigliano la vive e la conosce sul serio.

MICHELE SOMMA E VINCENZO STRINO – Sono i nomi dei fondatori del LarSec, associazione di volontariato nata tre anni fa nel centro storico di Secondigliano proprio accanto alla Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, prestigioso patrimonio storico della città. E’ proprio grazie ad un accordo con i parroci locali che Michele e Vincenzo sono riusciti ad ottenere questo piccolo spazio, grande però abbastanza per i loro sogni e la loro voglia di cambiamento.

LaRSeC – Acronimo di “Laboratorio di Riscossa Secondiglianese” è oggi sinonimo di coraggio e forza di volontà. Infatti, l’associazione, laica e apolitica, è completamente autofinanziata e nasce dal desiderio reale di rimettere in gioco il quartiere e liberarlo definitivamente da quelle etichette di stampo negativo che per troppo tempo lo hanno escluso dalla vita sociale e culturale della città di Napoli. Il LaRSeC conta del supporto di giovani studenti e lavoratori che a costo zero mettono a disposizione i loro talenti e le loro conoscenze per il fine, puramente altruistico, di tenere i bambini lontano dalla strada e scacciare via la negatività generata dalla purtroppo nota faida di Secondigliano, che proprio in quelle strade ha segnato le sue tappe più cruenti.

I PROGETTI – In questi tre anni il LaRSeC ha raccolto non pochi successi: il Secondigliano Block Party, un evento culturale e musicale completamente gratuito che ha ospitato anche artisti molto noti ai più e che ha potuto beneficiare dell’appoggio della municipalità di Napoli, così come il Napoli Book Club, un vero e proprio club letterario, dove ci si incontra per confrontarsi su testi scelti, in particolare di scrittori emergenti della periferia e della provincia.

“Noi vogliamo essere l’esempio e dimostrare ai cittadini di Secondigliano che dobbiamo impegnarci in prima persona per il quartiere e non aspettare sempre che sia l’autorità a mettere a posto le cose” afferma Michele riguardo all’iniziativa che coinvolge adulti e bambini nella pulizia dei parchi di Secondigliano al fine di sensibilizzare le persone alle loro responsabilità civiche. Tanti anche i laboratori, come quello di progettazione informatica per ragazzi.

IL FUTURO: TURISTI A SECONDIGLIANO? – La strada da percorrere è ancora tanta, ma tanta è anche la positività e l’entusiasmo che travolge questi giovani volontari che sono riusciti in pochissimo tempo, grazie anche alla loro professionalità e conoscenze specifiche, a rovesciare archetipi e pregiudizi. Tra i progetti più ambiziosi c’è quello di rendere Secondigliano un vero e proprio centro turistico sull’esempio del quartiere Sanità: “E’ veramente triste sapere che siamo così vicini all’aeroporto, ma che veniamo completamente ignorati dai turisti”. Il centro storico di Secondigliano, infatti, è ricco di storia e di grandi opere, come la stessa Chiesa di San Cosma e Damiano che sorge su una cripta cimiteriale detta “le capuzzelle”, i cui teschi fungono ancora da rifiugio spirituale per alcune persone anziane; suddetta cripta è aperta solo di Venerdì mattina, dove alcuni volontari del LaRSeC hanno organizzato più volte dei veri e propri tour sempre sull’esempio del Cimitero delle Fontanelle nella Sanità. E chi dice che tra qualche anno Secondigliano non farà da concorrenza al Centro storico?

Scritto da Amalia Cinquegrano


Nata e cresciuta a Scampia, dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere ha trascorso diversi anni in giro per il mondo. Rientrata a Napoli per continuare gli studi per l'insegnamento delle lingue e dello yoga, dal 2017 collabora con l'Iniziativa.