Giovane travolto mentre fa volantinaggio a Licola, sfiorata una tragedia sul lavoro

Un ragazzo investito mentre svolgeva servizio di volantinaggio. E’ accaduto oggi, come riporta la testata on line Cronaca Flegrea, che racconta di una tragedia solo sfiorata in via Montenuovo Licola Patria nei pressi del complesso Kyme ai danni di un giovane lavoratore, che per fortuna non ha portato gravi danni dall’incidente. La notizia, però, deve assolutamente aprire una riflessione sulle condizioni di scarsa sicurezza nelle quali si svolgono molte tipologie di lavoro diffuse sul territorio flegreo; territorio, tra l’altro, che in passato è stato spesso vittima di episodi di “morti bianche”.

Sulla dinamica dell’incidente saranno ovviamente le autorità preposte a fare luce, ma è chiaro che molti dei “lavori” più diffusi sul nostro territorio sono ad alto rischio, nonché sottopagati e senza tutela. Ed è altrettanto chiaro che irregolarità spesso coincide con scarsa sicurezza. Nel settore specifico di promozione e volantinaggio, numerose testimonianze e denunce di giovani lavoratori riferiscono di lavoro svolto agli incroci e ai semafori, con forme contrattuali discutibili, “paghe” misere e cifre che oscillano tra i 15 ed 25 euro per intere giornate di lavoro, che non di rado superano anche le 12 h. Singolare, spesso, è anche la condizione di pagamento che prevede la prima remunerazione dopo 60 o 90 giorni dal primo giorno di prestazione. Un mercato al ribasso alimentato dalle grandi aziende che si servono di “distributori locali”, un ribasso che però è sempre e solo pagato dall’operatore finale.

L’auspicio è che a Pozzuoli, e su tutti i Campi Flegrei, si possa iniziare una seria campagna di repressione verso chi non ha nulla a che fare con il mondo dell’imprenditoria. Il lavoro, specialmente per i più giovani, non deve essere luogo di sfruttamento, ne tanto meno luogo dove rischiare la propria vita o salute. 

Scritto da Redazione