“GAC Penisola flegrea”: sostegno alla piccola pesca, si comincia da Marina Grande di Bacoli

01-foto-testataIl mare e la cultura marinara sono un patrimonio inestimabile nella formazione del nostro paese. Purtroppo, ormai da qualche anno, l’economia non aiuta questo settore, che dunque non riesce a riqualificarsi e riaffermarsi sul territorio. Per questo motivo è intervenuto il Fondo Europeo per la Pesca, grazie al quale è nato il GAC (Gruppo Azione Costiera) “Penisola Flegrea”, costituito da soggetti sia privati che pubblici, attivi sul territorio di Bacoli e Monte di Procida.

Il GAC dunque, nasce per garantire la valorizzazione, lo sviluppo e la realizzazione di strategie volte ad aiutare un settore importante, ma in declino, come quello della pesca, valorizzando le potenzialità produttive che offre il territorio flegreo, migliorando la qualità di vita nelle zone di pesca, dando un nuovo impulso e fornendo agli operatori del settore gli strumenti per modenizzare il comparto ittico e salvaguardare l’occupazione di lungo periodo.

Gli interventi finanziati grazie al GAC toccano quattro aspetti relativi alla riconversione e valorizzazione del settore ittico: Azione 1.1.2, volta alla commercializzazione e trasformazione del pescato e derivati. Adeguamento degli spazi per la vendita diretta dei prodotti ittici destinati alla vendita a miglio zero; Azione 1.2.1/2, volta all’ammodernamento dei punti di sbarco. Interventi di riqualificazione e adeguamento tecnologico dei punti di sbarco di Marina di Acquamorta e del molo sud di Baia; Azione 1.2.3, volta all’ammodernamento dei piccoli ripari per la pesca. Interventi di riqualificazione dell’area di Marina Grande volti a creare un’area attrezzata per la commercializzazione del pescato; Azione 3.4 volta alla divulgazione e promozione del Comparto della Pesca e della Mitilicoltura.

Primo intervento portato a termine è quello relativo alla riconversione della zona di Marina Grande. Si tratta di un primo importante esperimento sociale, che ha visto la sinergia di soggetti sia privati che pubblici. “L’ammodernamento delle infrastrutture portuali è importante per creare quella filiera corta nella vendita dei prodotti della pesca, vero e proprio valore aggiunto; dunque prodotti tipici aventi un unico marchio comune, soprattutto in un periodo come il nostro, caratterizzato da difficoltà generalizzata del commercio” ha dichiarato dal sindaco del Monte di Procida Giuseppe Pugliese, intervenuto insieme al suo collega di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione al concerto di Enzo Gragnaniello che si è svolto ieri sera, domenica 6 dicembre, a Marina Grande di Bacoli, organizzato per comunicare il buon esito di questi interventi. Per la riconversione e riqualificazione urbana di questo sito infatti, c’è stata la partecipazione di associazioni del territorio e cooperative di pescatori (circa una decina) provenienti non solo dalla zona di Bacoli e Monte di Procida, ma anche da Pozzuoli. Ciò è stato realizzato grazie a fondi europei intercettati tra il 2012 e il 2013, che si traducono concretamente in contributi fino a 20 mila euro per ogni cooperativa coinvolta, oltre a specifici interventi pubblici per le infrastrutture. In questo periodo infatti, c’è stato l’inizio dei lavori, seguito poida un periodo di fermo di circa un anno e mezzo; periodo nel quale si assiste anche ad una perdita parziale dei fondi.

Grazie alla sinergia dei due Comuni è stato possibile utilizzare ciò che restava di questo stanziamento per riconvertire la zona di Marina Grande, che ha visto interventi di riqualificazione urbana. “L’obiettivo iniziale è quello di creare un mercato a km zero, in cui i pescatori giunti al porto possono vendere il pescato direttamente dalle proprie barche, in un secondo momento bisognerebbe ridefinire l’intero spazio, in modo tale da poter identificare un’area di pesca, una zona balneare e un’area ad ormeggi” – questi sono i propositi del primo cittadino Della Ragione il quale si auspica che il mercato possa essere operativo già dopo Natale. Tempi un po’ più lunghi si prevedono per i progetti relativi al porticciolo di Baia e al porto di Acquamorta, sebbene le aree abbiano già avuto interventi di manutenzione, positivi anche rispetto al settore turistico. Questo progetto inoltre evidenzia come i due Comuni agiscano come un grande unicum e siano percepiti dalla stessa popolazione come un solo soggetto.

Sinergia, collaborazione, cooperazione, dunque, per affrontare una problematica relativa ai Campi Flegrei. Ma i Campi Flegrei non sono soltano Bacoli o Monte di Procida e questa problematica non riguarda solo questi due Comuni. E allora è lecito chiedersi: dove è Pozzuoli? Come mai il Comune di Pozzuoli non fa parte del GAC? Soprattutto se consideriamo le criticità vissute da molti pescatori puteolani per l’assenza di impianti e strumenti che possano consentire agli operatori della “piccola pesca” di svolgere adeguatamente il proprio lavoro. Basti pensare alla necessità di magazzini dove depositare reti e strumentazioni nei pressi di Piazza a Mare, luogo dove già si svolge, nel pieno rispetto della legge, la vendita a km zero direttamente dalle barche, garanzia assoluta della qualità dei prodotti. Sarebbe bene interrogarsi e decidere su come inserire il più grande dei Comuni della città flegrea in questo circuito virtuoso, anche in vista delle future programmazioni di fondi europei.

IN BASSO, SCHEMA RIASSUNTIVO DEGLI INTERVENTI FINANZIATI CON FONDI EUROPEI DAL GAC PENISOLA FLEGREA

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Scritto da Maria Giovanna Prencipe


Studentessa di giurisprudenza, del 1990, vive a Pozzuoli nel quartiere di Monterusciello. Allegra e solare. Collabora con l'associazione da maggio 2012.