Etiopia in emergenza permanente, i racconti dei volontari di GmaNapoli

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La strada da Addis a Zwai ci è apparsa disastrata: dicono che siano stati i rivoltosi, ma in alto non hanno fatto, all’inizio, niente per impedire lo scempio di questa importante arteria che collega Addis al sud”: a scriverlo è Marisa, ginecologa e volontaria del GmaNapoli, organizzazione di volontariato che da più di dieci anni si affianca alla popolazione di Shashamane, in Oromia, Etiopia.

Il Paese africano è tornato in auge nella cronaca italiana non solo per la centralità che Addis Abeba ha assunto nel corso degli ultimi anni – sede dell’Unione africana, è stato luogo di incontro dei potenti del mondo durante la terza e ultima Conferenza internazionale sul Finanziamento per lo Sviluppo. Si parla di diritti civili e umani negati da quando il governo di Desalegn ha dichiarato lo stato di emergenza per via dei conflitti interetnici in atto, tra Oromo e Amahara, da una parte, e la minoranza tigrina al potere. Almeno 500 sono le persone morte nei conflitti sul territorio, mentre non si contano i detenuti e i dispersi.

Come recita un proverbio africano, quando gli elefanti lottano, è l’erba a soffrire: le fasce più deboli della popolazione, donne e bambini, sono terrorizzate. La vera emergenza – e non è uno stato temporaneo, ma permanente – è quella che causa povertà e miseria, colpendo ripetutamente queste genti inermi: “Aziende e case sono state saccheggiate e poi bruciate. La tardiva risposta del governo è stata violentissima, con sparizione di persone e cadaveri. Le carceri sono stracolme e chissà se ci permetteranno di andare a far visita alle donne del nostro progetto”. Marisa racconta della realtà che vede con i suoi occhi, nella strada che conduce a Shashamane, dove si trova la Missione che collabora con il GmaNapoli nei progetti di solidarietà a questa comunità martoriata, in particolare degli ex bambini di strada e donne sole. L’intento, da sempre, è quello di accompagnarli in un difficile percorso di crescita, costruendo una strada che abbia basi solide, fatte di istruzione, lavoro, autonomia, formazione e dignità, piuttosto che di malnutrizione e povertà.

Nunzia e Marisa, volontarie GmaNapoli, saranno in Etiopia sino alla fine del mese. Sul sito dell’associazione, www.gmanapoli.org, è possibile seguirle virtualmente, leggendo il loro diario di bordo, presente anche su Facebook, sulla pagina Gma Napoli.

Non esitare a contattarci per conoscere i nostri progetti e prenderne parte sostenendoli, in forma di volontario e/o donatore, aiutandoci nel nostro grande sogno di un mondo più bello, perché più giusto!

 

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Scritto da Redazione