I commenti rilasciati dai sindaci dei Comuni flegrei concordano sulla positività dell’incontro, avvenuto ieri 13 settembre a Roma. Da una parte i rappresentanti istituzionali dei Comuni di di Pozzuoli, Quarto, Bacoli, Giugliano, Marano e Monte di Procida, Napoli e Città Metropolitana di Napoli. Dall’altra il Ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci. Sul tavolo, il tema della gestione del fenomeno bradisismico. Al confronto, durato più di due ore, a Palazzo Chigi, hanno partecipato anche la Regione Campania, l’Osservatorio Vesuviano, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, il Dipartimento nazionale di Protezione civile e parlamentari del territorio.
“Del bradisismo, più che preoccuparci dobbiamo occuparci”. Queste le parole del Ministro, che aggiunge: “Tenuto conto che in Italia non esistono territori a rischio zero, dobbiamo tutti lavorare per garantire anche in quell’area un clima di serenità, nella consapevolezza della vulnerabilità di quel territorio: senza dannoso allarmismo ma anche senza sottovalutazioni. Ci rivedremo nei prossimi giorni per mettere a punto gli obiettivi fissati ed individuare le prime necessarie risorse finanziarie.”
Gli impegni assunti a nome dell’esecutivo riguardano quattro punti.
- Un Piano di analisi della vulnerabilità del territorio, finanziato dalla Protezione civile nazionale;
- Un Piano della comunicazione alla popolazione, che preveda anche il coinvolgimento degli alunni delle scuole primarie dei Comuni Flegrei;
- L’aggiornamento del Piano di emergenza e delle vie di fuga, anche con apposite esercitazioni periodiche;
- Una verifica della rete infrastrutturale, al fine di finanziare lavori di manutenzione straordinaria
Il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni ha dichiarato a margine dell’incontro: “Continueremo ad essere vigili, informare la popolazione e a fare la nostra parte, potendo contare su una rete istituzionale che da Roma arriva fino ai nostri comuni.”
Il bradisismo, dunque, diventa una problematica nazionale. Con l’auspicio che continui ad essere trattata con responsabilità e senza ripetere errori del passato, che ancora vengono pagati sul piano sociale ed urbanistico.