Sono cominciati oggi, venerdì 19 febbraio, dopo due giorni dall’incidente di mercoledì, per fortuna senza vittime a seguito del deragliamento di un treno della Cumana, i primi necessari interventi per il ripristino del collegamento tra le stazioni di Fusaro e Torregaveta. A comunicarlo è la società EAV, precisando che “stamane sono iniziati i primi interventi per la rimozione del palo interessato all’urto.”
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Questo, secondo la società che gestisce il trasporto pubblico dovrebbe essere l’iter dell’intervento: “successivamente e di intesa con l’autorità giudiziaria si potrà procedere alla rimozione ed al trasferimento all’officina di Quarto del convoglio deragliato. Dopo ciò, effettuati i rilievi necessari allo scambio attualmente sottostante l’ET 413, previa autorizzazione del PM, i Carabinieri potranno procedere al dissequestro definitivo dell’area di stazione interessata e quindi si potranno avviare i lavori di ripristino della linea TE e dell’armamento.” Sui tempi permane tempi l’incognita.
Il gravissimo incidente, oltre all’indignazione degli utenti che hanno aggiunto ai disagi per i disservizi il timore di non arrivare sani e salvi a casa o ai propri luoghi di studio e di lavoro, ha provocato anche reazioni ufficiali e istituzionali.
DICHIARAZIONE COMUNE DEI SINDACI FLEGREI – La protesta dei sindaci di Pozzuoli (Vincenzo Figliolia), Bacoli (Josi Della Ragione), Monte di Procida (Peppe Pugliese) e Quarto (Rosa Capuozzo) è giunta subito dopo e anche stavolta, sul tema trasporti, è stata unitaria: “I disagi e rischi corsi dagli utenti delle linee Cumana e Circumflegrea hanno raggiunto oramai livelli non più sopportabili. Stavolta è stata scongiurata nuovamente una tragedia sulla tratta della Cumana, a poco più di un mese dall’incidente del 28 dicembre, che vide due treni scontrarsi nei pressi della stazione Dazio. Ma questo è soltanto l’ennesimo episodio che registriamo sempre più spesso sulle linee ferroviarie che servono i Campi Flegrei. E’ tempo di passare dalle parole ai fatti, con interventi concreti e risolutivi”.
Nel breve termine occorre invece agire sulla manutenzione ordinaria, sia dei treni che della rete. Manutenzione che oggi è insufficiente a causa della carenza di risorse finanziarie. L’EAV per il settore gomma è in obbligo di servizio dopo il fallimento di EAVBUS. Tuttavia da circa 3 anni subisce perdite di esercizio e pesanti ritenute per mancate percorrenze per un totale complessivo di circa 60 milioni di euro; risorse che di fatto sono sottratte al ramo ferro.
Dobbiamo operare su tre livelli. All’interno ottimizzando le risorse e la produttività, con grande senso di responsabilità da parte di manager, dipendenti e sindacati. Con la Regione facilitando i flussi di cassa del contratto di servizio e programmando investimenti strutturali. Occorre poi individuare una strategia per pagare la debitoria pregressa che ammonta ad oltre 700 milioni di euro e sulla quale occorre stimolare, insieme alla Regione, un impegno anche del Governo Nazionale.