Un appello per Pozzuoli: che fine hanno fatto gli organi di partecipazione?

Consulta delle donne, Consulta per il turismo e la cultura, Osservatorio su pesca e agricoltura, Osservatorio per il contrasto e l’emersione del lavoro non regolare, Forum dei Giovani … Questi organi di partecipazione diretta, il cui scopo è rafforzare il legame tra Istituzioni e cittadinanza, distinti per temi specifici sui quali la società civile è chiamata a dare un contributo alle scelte amministrative, oggi a Pozzuoli esistono solo sulla carta. In alcuni casi dovrebbero essere composti su libera richiesta di partecipazione da parte dei cittadini, in altri mediante indicazione di associazioni e organizzazioni sindacali o di categoria; e se per il Forum Giovani è in via di approvazione un nuovo regolamento, per alcuni “osservatori” il mancato rinnovo o reinsediamento indica che l’amministrazione e il Consiglio comunale non considerano una priorità politica l’attività degli organismi consultivi, sebbene istituiti, previsti (e annunciati) fin dagli anni 2012 e 2013. In sintesi, sul tema della partecipazione o c’è inerzia, o ci sono probabilmente dei dubbi o, nel migliore dei casi, c’è ritardo.

Ad essersi insediato recentemente è invece l’“Osservatorio per la prevenzione ed il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della cultura della legalità”. Si chiama così l’organo istituito con delibera consiliare del 29 marzo 2018, giusto epilogo alla reazione civica di fronte alla recrudescenza di atti criminosi, messa in campo unitariamente da politica, chiesa, mondo della scuola e dell’associazionismo, che culminò nella manifestazione per le strade di Monterusciello nel febbraio 2018. Dopo i primi incontri di insediamento, ad oggi, purtroppo, non ci giungono notizie sull’attività di questo ente. Una situazione rispetto alla quale saremmo ben lieti, ovviamente, di essere smentiti, considerata la delicatezza del tema e l’importanza di condividere pubblicamente le sue iniziative.

Un capitolo a parte merita la consulta Agro-Urbana, individuata come strumento per coinvolgere la comunità locale al Progetto europeo dell’UIA MAC – Monterusciello Agro City. La Consulta – che ha compiti di avanzare osservazioni sullo stato del progetto e proposte per il suo miglioramento, coadiuvando il Partenariato pubblico-privato del Progetto – è stata presentata pubblicamente il 6 dicembre 2017. Il 29 marzo 2018 il Consiglio Comunale ha approvato il regolamento istitutivo e a luglio 2018 i cittadini interessati a farne parte hanno presentato richiesta. Ad oggi non è seguita la convocazione, nonostante la vita della Consulta sia legata da Statuto alla scadenza del Progetto, fissata al 20 luglio 2020, con possibilità di estenderne la durata fino a quando è in carica il Consiglio Comunale, su indicazione dei gruppi consiliari e provvedimento del Presidente. Un errore grave, quello di persistere nel ritardo, che manca di rispetto nei confronti dei cittadini che hanno mostrato interesse e deciso di far parte di tale Organo. Tanto più per un progetto che ha bisogno, invece, della condivisione di obiettivi con gli attori locali e i rappresentanti del terzo settore.

APPELLO AL CONSIGLIO COMUNALE DI POZZUOLI – Riteniamo che questo severo bilancio sia doveroso, a distanza di quasi due anni dalle ultime elezioni amministrative e con l’approssimarsi del traguardo di “metà mandato”. L’appello è rivolto al Consiglio comunale, al suo Presidente, ai suoi componenti, al consigliere che presiede la commissione regolamenti, nonchè al Sindaco e alla Giunta per quanto di loro competenza, affinché assumano tutte le iniziative, istituzionali, procedurali e politiche, relative all’insediamento e all’attività dei diversi Organi consultivi, necessarie per non disperdere nel vuoto la promessa di partecipazione.

Che la politica tradizionale sia in crisi di rappresentanza e credibilità a livello globale, è fatto risaputo. E c’è ben poco da compiacersi. Una società senza luoghi (fisici e non solo) dove raccogliere istanze, bisogni, ma anche proposte ed energie di una comunità, è a rischio democrazia ed è più debole, sia nel gestire il presente, sia nel costruire il futuro. A danno di tutti. Il ruolo di “corpi intermedi” è stato svolto in passato da partiti, sindacati e associazioni di categoria, tutti soggetti che oggi sono scomparsi, ridimensionati o trasformati nella loro struttura. Sostituiti spesso, purtroppo, dal nulla, dalla superficialità del dibattito virtuale o dalla minaccia delle fake news. Ecco il dovere di arginare questa deriva, per quanto possibile, nei singoli territori e a partire dai Comuni, con tutti gli strumenti a disposizione. Ecco il valore strategico, proprio nella “società liquida” e priva di riferimenti, degli organi di partecipazione diretta, affinché i cittadini possano non solo “esprimere” ciò che pensano, ma anche essere parte della vita politica, in un rapporto sinergico e di consultazione non formale con le Istituzioni democraticamente elette e chiamate a decidere.

Che ognuno, anche a livello locale, faccia la propria parte.

Scritto da Dario Chiocca


Classe '78, è tra i fondatori de L'Iniziativa, di cui è presidente. Puteolano, è cresciuto nel quartiere di Monterusciello, dove risiede. Laureato in Giurisprudenza, impegnato da sempre sulle questioni sociali, anche nei movimenti studenteschi e nelle organizzazioni sindacali, dal 2010 è avvocato presso il Foro di Napoli e svolge la sua attività professionale nel campo nel diritto civile e del lavoro. In ambito di normativa del lavoro, si occupa inoltre di formazione.