Uccelli nei Campi Flegrei, le novità del censimento ISPRA

Censimento in corso per gli uccelli acquatici dei Campi Flegrei. Mercoledì 18 gennaio i rilevatori dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale) hanno ispezionato i quattro laghi flegrei alla ricerca degli uccelli acquatici che vi svernano. L’azione rientra in un progetto internazionale, denominato Iwc (International waterbird census), che coinvolge tutti i paesi europei e mediterranei. In Italia il progetto è gestito dall’Ispra, che si avvale rilevatori volontari appositamente formati e selezionati. Nei Campi Flegrei il censimento è stato effettuato dai volontari dell’associazione Ardea (Associazione per la ricerca, la divulgazione e l’educazione ambientale) riconosciuti dall’Ispra.

TUTTI I NUMERI DI UN PATRIMONIO DA TUTELARE – Le specie di uccelli individuate sono sedici, distribuite presso i quattro laghi d’Averno, Fusaro, Miseno e Lucrino. Il sito con il maggior numero di specie osservate è stato il Lago d’Averno, mentre quello con il maggior numero di individui, almeno 1043, è stato il Lago Fusaro. Le specie maggiormente presenti al Lago d’Averno sono il gabbiano comune (301), il gabbiano corallino (242), il gabbiano reale mediterraneo (130) e la folaga (113). Per il Lago Fusaro prevalgono il cormorano (480), il gabbiano comune (320) e la folaga (146). Il gabbiano corallino è una specie particolarmente protetta dalla “Direttiva Uccelli” dell’Unione Europea, ed una sua massiccia presenza nei Campi Flegrei dovrebbe imporre attenzione nei confronti della gestione del territorio e della sua biodiversità. Ma la vera sorpresa di quest’anno è stata la gavina, segnalata pochissime volte nei campi flegrei. Interessante anche la presenza di sette individui di gabbiano corso, specie esclusivamente mediterranea ed estremamente rara, simile al gabbiano reale ma con un becco rosso acceso. Anch’esso è una specie particolarmente protetta dalla “Direttiva Uccelli”.

Il censimento Iwc si effettua ogni anno. I rilevatori dell’Ispra censiscono l’avifauna acquatica svernante lungo tutto lo stivale, in maniera tale da avere un quadro sulla presenza e consistenza delle popolazioni di oltre 130 specie di uccelli. In questo modo è anche possibile stabilire le priorità di conservazione del territorio e la conseguente istituzione e gestione di aree protette.

Scritto da Stefano Erbaggio


Nato nell' 88 e cittadino puteolano. Studente di Scienze Naturali, dal 2010 collabora con L'Iniziativa, occupandosi di ambiente e sviluppo sostenibile. Giornalista Pubblicista, ha collaborato con "La Nuova Ecologia", "Terra", "Cronaca Flegrea" ed "Il Roma". Volontario di Legambiente, integra l'amore per la natura con la difesa e la conoscenza del territorio. Dal 2012 è Guida naturalistica AIGAE, attivo specialmente nei Campi Flegrei e collaborando con numerose scuole del territorio.