Tragedia di Monteforte Irpino, tre arresti per falsificazione dei documenti del pullman. Il commento di Figliolia: indignato per quanto sta emergendo dall’inchiesta.

article-2380560-1B0BC4B3000005DC-867_964x641Tre persone sono state arrestate nell’ambito dell’inchiesta sulla tragedia di Monterforte Irpino, quando persero la vita 40 persone a seguito del volo del bus precipitato il 28 luglio 2013 sulla A16 Napoli-Canosa. Sono finiti in manette Ciro Lametta, autista e fratello di Gennaro, in quanto titolare della Mondotravel, la ditta che affittò il bus alla comitiva di Pozzuoli, e due funzionari della Motorizzazione civile di Napoli.

Il gip ha emesso le misure cautelari su richiesta della Procura di Avellino in merito al filone dell’inchiesta riguardante le false revisioni sul pullman. L’accusa è gravissima. Nei mesi scorsi la procura aveva contestato il falso in atto pubblico ai due funzionari della Motorizzazione che consegnarono il certificato di revisione. Documento che, secondo l’accusa, era stato compilato con accesso illegale ai sistemi informatici della Motorizzazione pochi giorni dopo l’incidente.

Nell’inchiesta principale Gennaro Lametta è indagato assieme a due funzionari di Autostrade per l’Italia per omicidio colposo plurimo e disastro colposo, mentre altri tre dirigienti sono indagati per omissione in atti d’ufficio nel capitolo relativo alla mancata manutenzione sulle barriere del viadotto.

LA REAZIONE DEL SINDACO DI POZZUOLI – In merito agli arresti di questa mattina, mercoledì 2 luglio, il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia ha dichiarato: «Quanto sta emergendo nell’inchiesta lascia amareggiati e indignati. Per formazione umana sono un garantista e sono convinto che si debba consentire alla magistratura di lavorare con serenità, ma gli arresti dei due funzionari della Motorizzazione civile perché avrebbero falsificato la revisione del bus della morte aprono uno spaccato raccapricciante sui loro presunti comportamenti. Non ho sete di vendetta, ma sete immensa di giustizia per le 40 vittime innocenti della più grande tragedia stradale della nostra storia recente, per le loro famiglie e per l’intera comunità di Pozzuoli che un anno fa fu colpita al cuore da questo lutto collettivo. In manette sono finiti due funzionari pubblici che avrebbero, secondo le accuse, attestato falsi dati in una vicenda nella quale c’è di mezzo la sicurezza dei trasporti e delle persone. Sono cose sulle quali non si scherza – ha aggiunto il sindaco Figliolia – E’ inammissibile la minima leggerezza, figurarsi la presunta alterazione di attestazioni. Chiedo ufficialmente al ministro dei Trasporti Maurizio Lupi di avviare una verifica puntuale su tutte le pratiche di revisione di bus e pullman rilasciate negli ultimi anni dagli uffici della Motorizzazione civile di Napoli. Pozzuoli e la sua comunità hanno pagato con il sangue una sequela di presunte omissioni, abusi e mancanze anche di pubblici funzionari».

Scritto da Redazione