Quarto contro la camorra, altri 13 beni confiscati al clan Polverino

Abbiamo approvato poco fa in Giunta all’unanimità degli assessori un altro atto forte e concreto di recupero sociale di 13 beni (5 villette, tre capannoni, 4 appezzamenti di terreno e un piccolo manufatto ex autolavaggio) confiscati al clan Polverino per metterli a disposizione dell’Asl Napoli 2 Nord per realizzarvi una Casa di Comunità con i fondi del PNRR.” Lo annuncia e rivendica il sindaco di Quarto Antonio Sabino che ringrazia il direttore generale dell’Asl Antonio d’Amore per l’attenzione verso il progetto. L’obiettivo è realizzare nei 13 beni confiscati una Casa di Comunità che nel PNRR sono definite strutture sanitarie pubbliche, in grado di promuovere un intervento multidisciplinare e luogo privilegiato per interventi di carattere sociale e di integrazione socio-sanitaria. “In queste strutture il medico di base e i pediatri di libera scelta lavoreranno insieme per la platea dei cittadini di Quarto, con la figura chiave e innovativa dell’infermiere di famiglia – aggiunge il primo cittadino. Secondo il progetto “ci saranno 10-15 sale di consulenza ed esame, un punto prelievo, servizi diagnostici di base e l’interconnesione dei dati.

Nel Comune di Quarto, recentemente, sono state già confiscate e assegnate quattro ville al clan Polverino, diventate “Albergo Diverso”. Mentre un bando pubblicato e in scadenza il 19 novembre è finalizzato a trasformare la casa di un pregiudicato dei Polverino in “Mehari-Casa delle associazioni” in ricordo di Giancarlo Siani.

Scritto da Redazione