Mare, inquinamento e illegalità: i numeri di Legambiente

Dagli scarichi illegali in mare alla cattiva gestione dei rifiuti fino alla “maladepurazione”; il mare italiano è un mare inquinato soprattutto dall’illegalità. A denunciarlo è l’anteprima del dossier “Mare Monstrum” di Legambiente che ha elaborato i dati, aggiornati al 2022, delle forze dell’ordine e delle Capitanerie dei porti.

I numeri – Sono oltre 13 mila le infrazioni connesse ai fenomeni d’inquinamento lungo le coste italiane, pari a 1,8 violazioni per ogni chilometro di costa. In aumento del +24,2%, rispetto al 2021, gli illeciti amministrativi che ammontano a 8.499. A crescere sono anche le sanzioni amministrative +47,7% ovvero 8.935. Si contano, inoltre, 1.623 sequestri che, seppur in calo -51,7%, totalizzano oltre i 385 milioni di euro confiscati. Nonostante diminuiscano anche i reati (4.730, e cioè -32,9% al 2021), resta molto alta l’incidenza degli illeciti collegati al mare inquinato nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa. Come Campania, Puglia, Calabria e Sicilia; si passa, infatti, dal 51,8% del 2021 al 52,5% del 2022.

La situazione in Campania – La regione italiana in testa alla classifica, in tutti i diversi parametri presi in esame per quanto riguarda il mare inquinato, è la Campania. Con 1.245 reati accertati, ossia il 26,3% del totale nazionale, con 989 persone denunciate ed arrestate, e poi con 496 sequestri, ed ancora con 1.273 illeciti amministrativi (cresciuti del +45,7% rispetto al 2021) e con 1.247 sanzioni. Al secondo posto la Puglia, seguita dal Lazio e dalla Calabria. Al quinto posto la Sicilia. L’Emilia Romagna, invece, si piazza al sesto posto e risulta essere la prima regione costiera del Nord con il maggior numero dei reati (271).

Le proposte di Legambiente – Sono 5 le proposte dell’associazione ambientalista per contrastare il fenomeno dell’illegalità che inquina le acque italiane e per accelerare il processo verso la piena ed effettiva depurazione delle acque reflue, anche attraverso il corretto utilizzo dei fondi previsti dal PNRR (piano nazionale di ripresa e resilienza). E’ urgente, quindi: 1) Rilanciare a livello nazionale e su scala locale la costruzione e l’adeguamento e/o messa in regola dei sistemi fognari e di depurazione, migliorando in generale l’intero sistema di gestione, integrando il ciclo idrico (collettamento fognario e depurazione) con quello dei rifiuti (gestione fanghi di depurazione); 2) Efficientare la depurazione delle acque reflue, valorizzandole come risorsa e permettendone il completo riutilizzo in settori strategici come l’agricoltura superando gli ostacoli normativi nazionali (DM 185/2003) con l’attuazione del regolamento UE 741/2020; 3) Migliorare e rendere più efficienti i controlli delle Agenzie regionali di protezione ambientale messe in rete nel Sistema Nazionale di protezione ambientale coordinato da Ispra (SNPA); un sistema che è già stato concepito con la riforma della legge 132 del 2016 ma che attende ancora i decreti attuativi per rendere quanto prima operativa la riforma, perché anche la salute del nostro mare non può più attendere; 4) Regolamentare in maniera stringente lo scarico in mare dei rifiuti liquidi (acque nere ed acque grigie, acque di sentina, ecc.), istituendo, per esempio, delle zone speciali di divieto di qualsiasi tipo di scarico, anche oltre le 12 miglia dalla costa; 5) Promuovere politiche attive per la prevenzione nella produzione di rifiuti e per la migliore tutela del mare e della costa.

Le Golette nei Campi Flegrei – Con il motto “non ci fermeremo mai” salpano verso i Campi Flegrei Goletta Verde e Goletta dei Laghi. Le due storiche imbarcazioni ambientaliste, da oltre 30 anni la prima e da circa 16 anni la seconda, monitorano, insieme ad un team di tecnici e biologi, nonché di volontarie e volontari, le acque marine e lacustri, denunciando abusi ed inadempienze. La prima tappa di Goletta Verde è prevista il 12 e il 13 luglio ad Ischia, dove, insieme a Giovanni Legnini, commissario straordinario per l’emergenza frana, si farà il punto della situazione ad 8 mesi dall’alluvione che ha colpito violentemente l’isola flegrea. L’imbarcazione raggiungerà, poi, il 14 luglio Scario, nel Cilento. Il 24 luglio sarà il turno di Goletta dei Laghi che navigherà sui 4 laghi flegrei: Fusaro, Miseno, Lucrino e D’Averno, preziosi bacini lacustri ricchi, non “soltanto” di storia, mito e cultura ma anche di biodiversità da proteggere, prima che sia troppo tardi.

Scritto da Vania Cuomo


Giornalista, laureata in Filosofia. Appassionata di arte e viaggi, musica e supereroi. Sensibile alle tematiche medico-sanitarie alle quali si avvicina come autrice di fumetti e come social media manager. Impegnata sul territorio dei Campi Flegrei, coniuga giornalismo e social per diffondere una corretta informazione, al servizio della collettività.