ELEZIONI COMUNALI a BACOLI, le risposte di Peppe Scotto Di Luzio alle 10 domande della redazione

Giuseppe Scotto Di Luzio è candidato sindaco sostenuto dalle liste “Partito Democratico” e “Noi per Bacoli”. Ecco le sue risposte alle 10 domande poste dalla nostra redazione in vista delle elezioni comunali del 26 maggio.

1) E’ opinione comune che la principale difficoltà per Bacoli sia oggi il dissesto finanziario. In queste condizioni, quali margini di azione possono esserci, secondo Lei, per la normale azione amministrativa?

GIUSEPPE SCOTTO DI LUZIO – Il dissesto, provocato dalle Amministrazioni che negli ultimi anni si sono alternate al comune – non noi ! – ammonta a circa 54 milioni di debiti che oggi attanagliano i cittadini onesti. Margini d’azione vanno trovati, assolutamente, perchè non possono essere i cittadini a pagare il dissesto e tutta la nostra azione sarà profusa per difendere la Città da chi col dissesto vuole metterci le mani sopra, impedire il taglio dei servizi sociali, per sventare la svendita dei beni comunali, per dare un futuro ai giovani di Bacoli costretti a lasciare, non per loro scelta, il proprio paese.

2) In che modo pensa di recuperare, da Sindaco, le sacche di evasione, dai tributi locali ai mancati introiti fiscali derivanti dalle attività legate ai flussi di visitatori estivi?

GIUSEPPE SCOTTO DI LUZIO – Agiremo per recuperare il pregresso evaso, come fatto dal comune di Pozzuoli, senza sensazionalismi, con reciproca responsabilità, secondo il principio “pagare tutti pagare meno”. In tale ottica sarà indispensabile predisporre un piano di rientro dei residui attivi, creare un coordinamento tra uffici oggi disorganizzati, valutare infine la permanenza di società di riscossione che ad oggi hanno riscosso poco e niente ma hanno creato tanti disagi ai contribuenti onesti come le cosiddette “cartelle pazze”.

3) Anche il Centro Ittico Campano soffre una complicata azione di indebitamento. Qual è la Sua proposta per salvare questo patrimonio della città di Bacoli?

GIUSEPPE SCOTTO DI LUZIO – Il “Centro ittico” appartiene al popolo di Bacoli e fui proprio io, quando ero parlamentare, a dare un contributo decisivo per il passaggio di questi beni al Comune nel 1997. Adesso non possono essere più in pochi, i soliti noti, ad utilizzarli e trarne beneficio in alcuni casi vendendosi anche i contratti! Nei primi 100 giorni nomineremo un gruppo di architetti di fama internazionale per elaborare, assieme agli enti competenti e le risorse professionali del territorio, un nuovo progetto di sviluppo e di utilizzo dei beni del “Centro ittico” (alberghi, strutture per il tempo libero, fattoria del mare, porto turistico di Miseno) per spezzare i legalicci ed i legacciuoli di questi anni e trarre ricchezza e lavoro per tutti.

4) Passiamo allo scarso numero di dipendenti pubblici, a causa del mancato ricambio generazionale e dal blocco delle assunzioni. Come pensa di garantire i servizi pubblici essenziali al cittadino?

GIUSEPPE SCOTTO DI LUZIO – Anzitutto vorrei ringraziare gli attuali dipendenti che nonostante le esigue risorse dell’Ente, si sforzano di garantire servizi ai cittadini. Il blocco delle assunzioni è un problema ma un problema non insuperabile. A dicembre il Comune infatti ha aderito al “Piano Lavoro” della Regione e sono state individuate anche 14 figure professionali da assumere. Bisogna avere coraggio di sbloccare questa procedura, mandare il fabbisogno del personale a Napoli perchè avvii i concorsi, e continuare i protocolli scuola/lavoro già siglati nel 2015 e 2017 nei settori strategici del Municipio. Infine non si può prescindere da una riorganizzazione degli uffici, semplificando e razionalizzando l’attuale organigramma.

5) Due proposte precise per valorizzare pienamente due beni comuni della città: il complesso di Villa Ferretti e la biblioteca di Villa Cerillo.

GIUSEPPE SCOTTO DI LUZIO – Anni fa fu definito un accordo di collaborazione tra il corso di laurea in conservazione dei beni culturali del Suor Orsola Benincasa ed il Comune di Bacoli per l’insegnamento di archeologia sommersa: bisognava solo inaugurare l’attività didattica, ma l’allora Amministrazione fece fallire quella straordinaria occasione per una manciata di voti destinando i locali ad altri usi. Tenteremo allora di insediare una sede universitaria di archeologia subacquea nei locali di Villa Ferretti che può ospitare sulla spiaggetta limitrofa anche i mezzi nautici per studi e rilievi nel golfo di Baia – Pozzuoli, posto unico al mondo, ricco di preesistenze archeologiche.
Per quanto riguarda Villa Cerillo, invece, voglio anzitutto precisare che la biblioteca non si tocca. Chi pensa, da decenni, che tale bene possa essere asservito ai propri voleri, con noi al Comune, potrà dimenticarselo. A coloro che hanno provato a “prendersi” Villa Cerillo, poniamo noi una domanda: “perchè questi padroni non vollero anni fa che Villa Cerillo ospitasse la rassegna internazionale di Terrae Motus ?!”.

6) Oggi in tutto il Mondo sembra farsi avanti una nuova coscienza ecologista. Qual è l’emergenza ambientale che ritiene prioritaria sul territorio di Bacoli e come, nei limiti delle competenze comunali, intende affrontarla?

GIUSEPPE SCOTTO DI LUZIO – Difendere la natura ed i sui equilibri equivale a proteggere la nostra esistenza e quella di ogni altro essere vivente. A partire da questa consapevolezza la nostra attività amministrativa a favore dell’ambiente e della salute pubblica sarà orientata a contrastare tutte le fonti di inquinamento, ad intraprendere tutti i provvedimenti necessari sui siti inquinati accertati e da accertare, ad adottare sane pratiche di consumo e di produzione.

7) Cosa vuole dire agli elettori più giovani che hanno sfiducia nell’Istituzione locale dopo diversi anni di sfiducie anticipate e commissariamenti?

GIUSEPPE SCOTTO DI LUZIO – Capisco la sfiducia, la sento in giro. Io però sono stato insegnante tanti anni e conosco i giovani. E dico loro che non devono rassegnarsi, non devono far decidere ad altri del proprio avvenire, ma si devono riappropriare del presente, e partecipare. Da parte mia, il mio impegno è quello di fare da apripista a nuove generazioni, anche in politica, dando loro responsabilità importanti. In caso contrario questo paese non avrà futuro!

8) Ritiene ancora valida l’idea di ragionare nell’ottica di una “città flegrea”? Come intende relazionarsi alle amministrazioni dei vicini comuni di Pozzuoli e Monte di Procida? E al Parco archeologico dei Campi Flegrei?

GIUSEPPE SCOTTO DI LUZIO – Una comune identità culturale tra i nostri Comuni, già c’è, è stata forgiata nei millenni, dalla nostra storia. Adesso però dinanzi le sfide globali e territoriali, c’è bisogno anche di una unità istituzionale, per essere ascoltati dalla Regione e dal Governo, e per dare insieme, anche in forma associata, servizi adeguati ai concittadini.
Sul Parco Archeologico dei Campi flegrei voglio denunciare il tentativo perpetrato in queste settimane, di trasferire reperti archeologici da Baia al Museo Archeologico di Napoli. Da qui si legge la debolezza dei nostri Comuni rispetto la Città metropolitana ed i Ministeri e me ne rammarico perchè fui proprio io, quando ero parlamentare, nel 1994, a presentare la prima proposta di legge per l’istituzione di una Soprintendenza speciale per i Campi flegrei.

9) Ha già un’idea su come formare la Giunta in caso di elezione? O almeno dei criteri che seguirà nella scelta?

GIUSEPPE SCOTTO DI LUZIO – La nostra Giunta sarà tecnica e politica, e caratterizzata da capacità professionali di ampio respiro e da giovani del territorio che mettano la loro passione al servizio del nostro progetto di cambiamento della Città.

10) Per concludere, una domanda apparentemente scontata, ma che riteniamo sia d’obbligo: quale sarà il suo primo provvedimento se dovesse essere eletto?

GIUSEPPE SCOTTO DI LUZIO – Credo di aver già risposto a questa domanda quando ho parlato del Centro Ittico Campano. Lo confermo. Il primo provvedimento sarà nominare un gruppo di architetti di fama internazionale per elaborare, assieme agli enti competenti e le risorse professionali del territorio, un nuovo progetto di sviluppo e di utilizzo dei beni del CIC. E’ da lì che può partire lo sviluppo della città.

Scritto da Redazione