CAMPI FLEGREI / Intimidazioni, sportelli e l’ombra del racket: Luigi Cuomo: “Nella guerra per la legalità non siamo sulla difensiva”

64131_426680324094108_1278525509_nNuova intimidazione alla Nuovo Quarto Calcio per la legalità, la squadra anticamorra confiscata al clan Polverino. La scorsa notte (tra lunedì e martedì 1 luglio) gli spogliatoi sono stati messi a soqquadro anche se nulla è stato trafugato. E Luigi Cuomo, presidente del Nuovo Quarto Calcio, lancia un appello alla cittadinanza quartese: “Stiamo pensando di smettere – dice con rammarico il presidente – Non è il primo atto vandalico che subiamo e sono furbi perché non sono mai riusciti a prendere i responsabili. A Quarto ci sono criminali e gente a loro legata, ma sono una minoranza. La gente perbene però non può stare in silenzio, deve dimostrare coraggio”.

Quello accaduto a Quarto è solo l’ultimo evento di un mese che ha visto, sempre nella giornata di martedì 1 luglio, un locale incendiato ad Arco Felice (Wite chill out) nelle prime ore del mattino con le fiamme che si sono estese all’abitazione adiacenti. Enorme spavento per la famiglia svegliate dal calore delle fiamme e dalla puzza di fumo. Allo stesso ristoratore, meno di un mese fa, avevano dato alle fiamme la sala esterna del ristorante a via Napoli.

Un colpo di coda del racket dopo l’ultima serie di arresti effettuati nei Campi Flegrei? “La presenza del racket nei Campi Flegrei è forte e diffusa – risponde Luigi Cuomo, che è anche coordinatore di Sos Impresa Rete per la Legalità – ma l’impegno delle forze dell’ordine sta consegnando alla giustizia molti malviventi del settore. Azioni che devono essere punti di forza per chiunque venga colpito. Con la denuncia si può ottenere un risarcimento dal Fondo Solidarietà del Ministero degli Interni. Noi con lo sportello Antiracket siamo pronti a dare sostegno”.

Uno sportello pienamente operativo a Pozzuoli con il numero verde 800 900 767. “A Pozzuoli – continua Cuomo – stiamo operando con il numero verde e il Mercato Ittico lo utilizziamo per le riunioni. Anche perché ricevere le vittime del racket in un luogo unico e peraltro pubblico rischierebbe di compromettere la riservatezza. A Bacoli c’è un lavoro in sospeso da riprendere, ma per nostri impedimenti. Con le amministrazioni flegree abbiamo stipulato protocolli d’intesa e il contatto c’è sempre quando occorre. La guerra è lunga- conclude – ma noi la stiamo combattendo e non sulla difensiva”.

Scritto da Sandro Izzo


Classe 1988, vive da sempre a Pozzuoli, nella frazione di Lucrino. Laureando in Giurisprudenza all'università Federico II di Napoli. Dal 2010 scrive per "L'Iniziativa" ed è parte del direttivo dell'associazione. Brevi esperienze anche presso "Il Roma" ed il "portale Retenews24". Dal maggio 2013 al novembre 2015 in carica come rappresentante nel Forum Giovani di Pozzuoli.