Campania in zona arancione, le nuove regole da rispettare

Da domani, domenica 6 dicembre, la regione Campania diventa zona arancione Covid19 (rischio medio-alto), secondo quanto disposto dall’ordinanza del ministro della Salute Speranza, in base alle indicazioni del CTS.

Ecco, in sintesi, cosa cambia riguardo a chiusure e limitazioni.

SPOSTAMENTI INDIVIDUALI – E’ consentito spostarsi esclusivamente all’interno del proprio Comune, dalle 5 alle 22, senza necessità di dare motivazioni. Dalle 22 alle 5 sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Restano vietati, 24 ore su 24, gli spostamenti verso altri Comuni e verso altre Regioni, sempre ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di studio o di salute o per svolgere attività o usufruire di servizi effettivamente non disponibili nel proprio Comune, ma consentiti dal Dpcm vigente. Sono comunque consentiti gli spostamenti, verso qualsiasi area, che siano strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista. Ed è sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Si può uscire per fare una passeggiata, per fare attività motoria, per portare a spasso il cane, sempre dalle 5 alle 22, a condizione del rispetto del divieto di assembramento.

Per spostamenti verso altri Comuni, nonché dalle 22 alle 5 anche all’interno del proprio Comune, si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante l’autodichiarazione, fornita dalle forze dell’ordine al momento dell’eventuale controllo.

CHIUSURE ATTIVITA’ – I ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio, consentita senza limiti di orario. Nelle aree o negli orari in cui è sospeso il consumo di cibi e bevande all’interno dei locali, l’ingresso e la permanenza negli stessi da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali.

Sono aperti tutti gli altri negozi. Non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili. Solo nei giorni festivi e prefestivi sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Le attività commerciali al dettaglio si svolgono comunque a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni.

È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), con la prescrizione che è interdetto l’uso di spogliatoi interni a detti circoli.

È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), con la prescrizione che è interdetto l’uso di spogliatoi interni a detti circoli.

QUESTIONE CONTROLLI -Tutto questo è quanto disposto sulla carta. Nelle quasi 3 settimane di zona rossa, tutti hanno potuto verificare gli scarsissimi controlli, soprattutto per quanto attiene agli spostamenti individuali, lasciando il rispetto delle regole quasi esclusivamente al buon senso e alla paura di contrarre il virus. Con la zona arancione restano sostanzialmente limitazioni ad alcune categorie economiche, uniche ad essere danneggiate e solo parzialmente ristorate, e alla libertà di movimento personale al di fuori del proprio Comune.

Scritto da Redazione