Bradisismo a Pozzuoli, velocità di sollevamento in crescita

I dati diffusi dall’Osservatorio Vesuviano, sezione di Napoli dell’Ingv, con gli ultimi bollettini settimanali e mensili confermano che il bradisismo non si è fermato. Anzi, la velocità di sollevamento del suolo è di nuovo in crescita. A partire da giugno di quest’anno un rallentamento aveva fatto ben sperare nel possibile esaurirsi della spinta ascendente intrapresa nel 2005. I nuovi calcoli indicano che da giugno a ottobre il sollevamento è di 7 millimetri al mese (anziché 5, inizialmente registrati, ma comunque meno dei 15 del primo semestre 2022) e, soprattutto, che “nelle ultime due settimane, in concomitanza con una maggiore attività sismica nell’area, si registra un aumento della velocità di deformazione, il cui reale andamento potrà essere precisato nelle prossime settimane”. Complessivamente, assumendo come riferimento la stazione in prossimità del Rione Terra, il suolo si è innalzato di 94 centimetri dal 2011 e di oltre un metro dal 2005, superando di circa 6 cm i livelli massimi raggiunti nel 1983/1985, al culmine dell’ultima crisi bradisismica che ha interessato Pozzuoli. Va precisato, però, che all’epoca il fenomeno fu ritenuto molto più rischioso di oggi, in quanto la velocità con cui si sollevò la terra fu ben superiore: circa 3 millimetri al giorno e 1 metro e 80 centimetri in un arco di tempo di circa due anni.

A completare questa carrellata di numeri, l’Osservatorio ha registrato 104 scosse nell’ultima settimana dal 31 ottobre al 6 novembre – la più forte della quale ha raggiunto una magnitudo di 2 gradi -, in calo rispetto alle 163 della settimana precedente.

In ogni caso, è bene ripetere che il solo innalzamento del suolo non equivale ad un automatico aumento del rischio di eruzioni del vulcano dei Campi Flegrei. Altri parametri tenuti sotto osservazione, come i flussi di Co2 non sono variati e in tutti gli ultimi bollettini si ribadisce che “non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine”. Il vulcano dei Campi Flegrei, tra i più monitorati del Mondo, resta a livello di “attenzione”.

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Scritto da Redazione