BACOLI/ Pericolo dissesto, parla l’assessore al bilancio Fabio Benincasa

La nostra volontà è quella impugnare, ma tutto dipende dai motivi del deliberato“. Questo quanto dichiarato dall’assessore al Bilancio e a Tributi e Finanze di Bacoli Fabio Benincasa alla rubrica #latuasquadraincomune, dopo la bocciatura al piano di riequilibrio da parte della Corte dei Conti. L’assessore nominato dal sindaco Giovanni Picone ha inoltre aggiunto: «Faremo di tutto per evitare il dissesto, però non sarebbe nemmeno un dramma. Chiaramente non ci sono aspetti positivi, ma le tasse non possono essere aumentate perchè già sono al massimo. Le difficoltà maggiori si avrebbero con la massa passiva e col blocco delle procedue esecutive. Qualsiasi sarà la situazione mi preme dire che Bacoli ha bisogno di avere un bilancio virtuoso, come nelle famiglie, con entrate e uscite che corrispondano, senza stare in sofferenza continua mettendo a rischio i servizi essenziali».

Infatti in attesa della motivazione della deliberazione del diniego al piano di riequilibrio da parte della sezione campana della Corte dei Conti, le cause del dissesto sono desumibili dall’oggetto della convocazione dell’adunanza.
La parte contestata principalmente sarebbe la dissimulazione degli equilibri tra il 2011 e il 2014, amministrazione Schiano (accertata dalla deliberazione 196/2015). Ciò che più viene contestato sono gli attivi inesigibili che venivano quantificati in più di 6 milioni, portati a circa 4 milioni a dicembre 2015 (amministrazione Della Ragione) tra la riduzione del personale grazie al prepensionamento (processo di formazione avviato già nel 2012, delibera di Giunta 152) e l’aumento fino ai massimali delle aliquote (Imu e addizionale Irpef) oltre all’adesione alle tariffe Consip per la telefonia.

Politiche che hanno consentito anche l’accesso ai fondi di rotazione, ossia all’indebitamento per i debiti fuori bilancio. Viene però giudicato anche il comportamento dell’ente comunale durante l’attuazione del piano ed è qui che il giudice istruttore ha rilevato le criticità: per l’articolo 243 ter terzo comma del testo unico degli enti locali “I criteri per la determinazione dell’anticipazione attribuibile a ciascun ente locale [.. ] devono tenere conto: dell’incremento percentuale delle entrate tributarie ed extratributarie previsto nell’ambito del piano di riequilibrio pluriennale“. Cosa che il comune bacolese non avrebbe fatto relativamente alle entrate tributarie, scendendo dal 17 per cento del 2013 al 10 per cento del 2015, “dovute ai nuovi processi di accertamento” la risposta dell’ex amministrazione. E poi l’andamento di cassa. Dopo il primo indebitamento straordinario con un’anticipazione trentennale da 20 milioni ne vengono fatte altre ordinarie, non sempre solute in tempo, il che avrebbe solcato un gap tra entrate e uscite. Sotto la lente della Magistratura contabile ci sarebbe anche l’attingimento da fondi vincolati e molti residui passivi non risulterebbero effettivamente esigibili, come le passività delle partecipate (in primis il Centro Ittico Campano, che secondo il piano di liquidazione avrebbe dovuto pagare i suoi debiti con immobili che sarebbero comunque finiti al comune alla fine dell’operazione).

Situazioni che hanno convinto il Magistrato istruttore a bollare il piano come poco credibile, anche se resta da vedere se e quali tra questi profili siano stati accolti dall’adunanza. Fino ad allora, sarà lecito porsi tutte le domande opportune: il piano era sostenibile? Perchè non provare a rimodularlo col 243bis rimodularlo? Non s’è fatto in tempo o ne sarebbe scaturito solo un temporeggiamento? Si sarebbe potuto fare di più oggi o in passato, visto che le percentuali di riscossione non arrivano a un quinto del totale da più di un decennio?

Scritto da Sandro Izzo


Classe 1988, vive da sempre a Pozzuoli, nella frazione di Lucrino. Laureando in Giurisprudenza all'università Federico II di Napoli. Dal 2010 scrive per "L'Iniziativa" ed è parte del direttivo dell'associazione. Brevi esperienze anche presso "Il Roma" ed il "portale Retenews24". Dal maggio 2013 al novembre 2015 in carica come rappresentante nel Forum Giovani di Pozzuoli.