Astroni/ Riapre l’Oasi dopo gli incendi, ma la conta dei danni è pesante

Riaprono gli Astroni. Il sentiero natura, lungo circa 5 km, che custodisce le riproduzioni di animali preistorici della mostra “Dinosauri in carne e ossa”, riapre al pubblico. L’oasi del Wwf, già Riserva naturale dello Stato, che tutela e custodisce il cratere vulcano meglio conservato dei Campi Flegrei, nonché il più grande, riprende la propria attività dopo l’emergenza incendi di cui è stata vittima questa estate. Lo annuncia l’ente gestore durante un incontro pubblico, tenuto ieri 29 settembre.

LA CONTA DEI DANNI – A partire dal 12 luglio, vari incendi hanno percorso il 63% della superficie dell’oasi, per un totale di 157 ettari su 285, distruggendo completamente un totale di 35 ettari di vegetazione. Di questi, la metà è costituita dalla lecceta, un’ecosistema tutelato a livello europeo, e l’altra metà da vegetazione secondaria. Le aree maggiormente colpite sono state quelle marginali, i versanti del cratere, da cui però si sono originati smottamenti e fenomeni legati al dissesto idrogeologico, dovuto alla mancanza di copertura vegetale ed alle copiose ed improvvise piogge di questo settembre, che hanno avuto ricadute sulle aree interne dell’Oasi. Da qui emerge la fragilità del sistema, dove una perturbazione può generare danni indiretti. I danni economici ammontano a circa 500 mila euro. Il Wwf ha messo in evidenza anche il problema delle specie aliene, che sono le prime a ricresce dopo l’incendio, e la cui eradicazione sarà posticipata vista l’utilità di queste ultime nel compattare il suolo.

Sulla natura degli incendi sono in corso le indagini. Un innesto doloso, ritrovato sul posto, è stato acquisito dalla Magistratura, mentre palesi sono stati i ritardi e le incongruenze degli interventi, come ricostruito durante l’incontro. All’incontro è stato presente il Vice Sindaco di Napoli, Raffaele Del Giudice, che ha messo in evidenza le falle del sistema a livello nazionale e locale; mentre risuonava l’assenza istituzionale del Comune di Pozzuoli, seppur presente con propri mezzi durante gli interventi tecnici di ripristino e messa in sicurezza all’interno dell’Oasi, fatto sottolineato pubblicamente dai responsabili dell’Oasi.

Scritto da Stefano Erbaggio


Nato nell' 88 e cittadino puteolano. Studente di Scienze Naturali, dal 2010 collabora con L'Iniziativa, occupandosi di ambiente e sviluppo sostenibile. Giornalista Pubblicista, ha collaborato con "La Nuova Ecologia", "Terra", "Cronaca Flegrea" ed "Il Roma". Volontario di Legambiente, integra l'amore per la natura con la difesa e la conoscenza del territorio. Dal 2012 è Guida naturalistica AIGAE, attivo specialmente nei Campi Flegrei e collaborando con numerose scuole del territorio.