CAMPI FLEGREI / Oltre 6000 presenze per la IX edizione di Malazè, ma gli organizzatori accusano le Soprintendenze: “la burocrazia ci ferma!”

matteraE’ tempo di bilanci per Malazè, l’evento enoarcheogastronomico, giunto alla nona edizione, che si propone da anni di valorizzare e promuovere il territorio e i suoi attori locali. Ed ‘è un bilancio positivo, in termini di presenze e di attenzione mediatica, come sottolinea l’ideatore e l’organizzatore della manifestazione Rosario Mattera, che a proposito di alcuni episodi ed ostacoli burocratici usa però parole pesanti sulle Soprintendenze: “bisogna intervenire perchè impediscono di lavorare bene””

I NUMERI – Oltre 6mila presenze registrate negli oltre 120 eventi dal 6 al 16 settembre. Mille i bambini che hanno partecipato ai due week end al Giardino dell’’Orco e agli altri eventi a loro dedicati. Infine, serata di beneficenza finale a favore dei ragazzi down dell’’associazione “La Bottega dei Semplici Pensieri” con un incasso di 2.380 euro.

“LE PAROLE DI ROSARIO MATTERA“E’ stata una stupenda manifestazione con più di cento eventi, quasi tutti ‘sold out’, pieni.– Arrivare al ‘tutto esaurito’ è l’’obiettivo di ogni manifestazione. Bisogna sottolineare la grande attenzione mediatica di proporzioni nazionali che siamo riusciti ad ottenere. Possiamo dirci soddisfatti e contenti anche se registriamo ancora una volta la tristezza e la rabbia per le tante incertezze per il futuro. Dopo 10 anni credo che le amministrazioni locali, le imprese, le associazioni e i vari enti pubblici debbano agire nei confronti dei ministeri per chiedere la disponibilità e fruibilità, diretta o indiretta, dei siti archeologici. Si tratta dei nostri attrattori, insieme all’’enogastronomia, per poter pensare e sviluppare un turismo di qualità. Le idee sono tante ma la burocrazia ci ferma, soprattutto quando si ha a che fare con le Soprintendenze; ottenere permessi e autorizzazioni diventa sempre più difficile. Questo impedisce di programmare le nostre attività volte a creare un turismo di qualità, altrimenti accontentiamoci del turismo mordi e fuggi o di qualche sagretta paesana”.

 

Scritto da Redazione